Wall Box di ricarica auto elettriche: guida alla scelta

Passare a un tipo di mobilità elettrica comporta numerosi vantaggi e, per usufruirne in modo confortevole, è necessario scegliere la Wall Box di ricarica per auto elettriche adatta alle proprie esigenze.

In questo articolo metteremo a confronto quattro marchi che producono Wall Box, evidenziandone punti di forza e caratteristiche. Procediamo con ordine.

Wall Box per ricarica domestica: che cos’è?

Una Wall Box è un dispositivo elettronico che si collega alla rete della casa e permette di ricaricare la propria auto elettrica tramite un cavo apposito, così da erogare energia senza stressare il veicolo, come potrebbe succedere se collegato direttamente a una presa elettrica.

Inoltre, indirizza al meglio la corrente in modo da non sovraccaricare l’impianto elettrico della casa.

In aggiunta, una Wall Box può essere collegata a un impianto fotovoltaico e sfruttare l’energia del sole per ricaricare quasi a costo zero.

I vantaggi delle auto elettriche e della mobilità sostenibile.

In particolare, prendiamo in esame i marchi:

  • Scame
  • Tesla
  • Wallbox
  • Mennekes

Vediamo insieme le caratteristiche principali delle Wall Box prodotte da queste aziende, così da poter avere un quadro generale delle specifiche tecniche di ognuna di esse.

Sistema di ricarica Wallbox: la semplicità

Wallbox punta tutto sul sistema di ricarica più semplice e compatto possibile

Infatti, il range va da 7,4 kW a 22 kW e, con il modello Pulsar One, è possibile collegarlo alla rete Wi-fi ed essere controllato tramite app.

È compatibile con tutte le automobili che presentano una presa di tipo 2 e la sua linea easy lo rende installabile all’interno, a muro, senza occupare troppo spazio.

Sistema di ricarica Mennekes: niente sprechi con la sleep mode

Mennekes propone Wall Box a presa universale, come da standard europeo.

Sono stati studiati nello specifico per ricaricare i veicoli in modalità 3 e troviamo un range che va dai 3,7 kW di potenza a 22 kW.

Anche i sistemi di ricarica Mennekes sono compatibili con un impianto fotovoltaico, sia in monofase che in trifase.

Una particolarità interessante è sicuramente quella della sleep mode. Si tratta di una modalità che favorisce il risparmio energetico, andando a spegnere eventuali schermi o luci quando non si sta ricaricando il veicolo.

Sistema di ricarica Scame: sicurezza ed efficienza

La Scame propone un tipo di Wall Box che può essere installata sia a muro che a terra tramite supporti monofacciali o bifacciali.

Presenta delle innovative prese T2, brevettate direttamente da Scame, le quali elevano lo standard di sicurezza a IPXXD.

Invece, per quanto riguarda le specifiche tecniche, i modelli variano da un minimo di potenza di 3,7 kW a un massimo di 22 kW.

Per scegliere la giusta potenza, è necessario conoscere il proprio fabbisogno energetico, di modo da non sovraccaricare tutto l’impianto elettrico.

Inoltre, le Wall Box Scame sono compatibili con il fotovoltaico, sia che si tratti di un impianto in monofase che in trifase. In questo caso, il modello varia a seconda della specifica configurazione.

Altre specifiche tecniche riguardano:

  • Corrente nominale: 16A-32A
  • Tensione di isolamento: 250V-500V
  • Display LCD
  • Frequenza: 50/60 Hz

Sistema di ricarica Tesla: il massimo delle prestazioni

Tesla è da sempre in prima linea per quanto riguarda la mobilità elettrica, non solo per i suoi modelli di automobili ma, anche, per le Wall Box.

In particolare, il Tesla Wall Connector è pensato per i veicoli del marchio di Elon Musk ma, anche, per alcune tipologie di automobili che presentano una presa di tipo 2.

La potenza, anche qui, arriva fino a 22 kW con sistemi elettrici in trifase e assicura fino a 71 km di autonomia in un’ora.

Il Tesla Wall Connector si installa a muro, sia all’esterno che all’interno, dato che è stato testato per sopportare tutti gli agenti atmosferici.

Viene fornito anche del cavo, lungo ben 7,3 metri e, così come accade per le batterie d’accumulo Tesla Powerwall 2, si collega al Wi-fi per fornire aggiornamenti continui durante la ricarica.

Tempi di ricarica: domestica e nelle stazioni pubbliche

Uno dei temi che vengono spesso toccati quando si parla di mobilità elettrica è certamente quello dei tempi di ricarica, sia domestica che nelle stazioni pubbliche.

Tutto dipende dalla potenza delle colonnine di ricarica e dalla batteria che ogni singolo veicolo possiede. Da modello a modello, i tempi di ricarica sono diversi ma prendiamo in esame, per esempio, una batteria da 40kWh.

Un’automobile con questa specifica avrà all’incirca questi tempi di ricarica:

  • Residenziale dai 3,7 kW a 7,4 kW: dalle 5 alle 12 ore
  • Fino a 22 kW: 2 ore
  • Stazioni fast con potenza di 50 kW: meno di un’ora
  • Stazioni ultra-fast con 350 kW: meno di 25 minuti

La mappa delle colonnine di ricarica è disponibile online, per esempio cliccando qui.

Per quanto riguarda le Wall Box residenziali, quindi, molto dipende da che tipo di colonnina si intende installare e dall’automobile acquistata.

Una Wall Box, abbinata a un impianto fotovoltaico, renderà la mobilità davvero sostenibile e farà risparmiare sui costi di ricarica, soprattutto se la si abbina a un sistema di accumulo per fotovoltaico (Sistemi di accumulo fotovoltaico: incentivi, tipologie e curiosità).

Questo alla luce del fatto che, solitamente, si ricarica l’auto durante la sera, una batteria d’accumulo è utile per sfruttare il solare anche nelle ore notturne.

Wall Box e fotovoltaico sono un’accoppiata perfetta e conoscerne bene gli aspetti potrà aiutarvi a scegliere la soluzione che più si adatta alle vostre esigenze.

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