Via libera alla Direttiva Europea Case Green: raggiunto un accordo

Il Consiglio Europeo Ecofin, presidiato dai Ministri dell’Economia e delle finanze degli Stati membri, ha dato il via libera alla Direttiva Europea Case Green. Si attende la pubblicazione ufficiale ma, ora, si è raggiunto un accordo.

Le disposizioni sono più leggere rispetto alla prima proposta di legge presentata da Bruxelles, ma ne contiene le intenzioni.

Cosa comporterà, quindi, questa Direttiva Case Green?

Direttiva Europea Case Green: cosa prevede?

La Direttiva Europea Case Green prevede di raggiungere le emissioni zero entro il 2050 per il parco immobiliare europeo.

In particolare, i nuovi edifici dovranno essere necessariamente a emissione zero, mentre si applicando regole di efficienza energetica più stringenti per gli immobili già presenti sul suolo europeo.

Le nuove costruzioni devono obbligatoriamente a emissioni zero dal:

  • 2030 per quelle private
  • 2028 per quelle pubbliche

Per gli immobili già presenti in Europa, vi sono due obiettivi diversi tra edifici pubblici e privati.

Per quanto riguarda gli edifici pubblici, la percentuale degli immobili con le peggiori prestazioni andranno ristrutturati nell’ordine del:

  • 16% entro il 2030
  • 26% entro il 2033

Invece, per gli edifici privati vi è un obiettivo di riduzione del consumo energetico del 16% dal 2030 e del 20-22% entro il 2035.

Gli interventi che si vogliono promuovere sono:

  • Cappotto termico
  • Sostituzione degli infissi
  • Caldaie a condensazione
  • Pannelli solari

In particolar modo, per gli edifici pubblici vi sarà un obbligo progressivo di installazione dei pannelli fotovoltaici, dal 2026 al 2030.

Per dotare invece gli edifici privati di fotovoltaico dovranno essere adottare misure per permettere a tutti di adeguarsi alla Direttiva Case Green.

Direttiva Europea Case Green: addio al gas

Per avvicinarsi ulteriormente alle zero emissioni entro il 2050, verranno presi provvedimenti anche per quanto riguarda il consumo di gas.

Infatti, i Paesi avranno come scadenza il 2040 per dire addio alle caldaie a combustibili fossili.

Già dal 2025 saranno rimossi tutti i sussidi per le caldaie autonome a combustibili fossili, mentre saranno previsti incentivi per passare a sistemi di riscaldamento e raffreddamento alimentate con le fonti di energia rinnovabile.

Un’alternativa, quindi, è la pompa di calore elettrica, meglio se alimentata con un impianto fotovoltaico.

Fotovoltaico e pompa di calore: soluzione perfetta per l’ambiente domestico

Direttiva Europea Case Green: come farsi trovare pronti

Quindi, la Direttiva Europea Case Green prevede di rendere il parco immobiliare europeo più sostenibile ed efficiente, per contrastare l’inquinamento atmosferico e il conseguente cambiamento climatico.

Per questo, un impianto fotovoltaico completo di sistema d’accumulo e di riscaldamento elettrico è un modo per rendere la propria abitazione più green e in linea con l’obiettivo emissioni zero a partire dal 2050.

Questo vale per le case nuove, che devono obbligatoriamente essere a zero emissioni, ma anche per quelle abitazioni in classe energetica bassa.

I recenti cambiamenti climatici richiedono una soluzione e tutti possiamo fare la differenza per abbassare l’impronta ecologica europea.

L’importante è scegliere a chi affidarsi per il proprio impianto fotovoltaico con accumulo e riscaldamento elettrico.

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