Al tavolo europeo, il prossimo 9 febbraio, verrà presentata la Direttiva Europea “Case Green”, per la riqualificazione energetica di edifici esistenti e nuovi, con probabili norme da rispettare.

Vediamo più nello specifico di che cosa si tratta e come l’Italia si colloca in questo scenario di transizione ed efficientamento energetico.

Case Green: la Direttiva Europea contro le emissioni di CO2

È stato reso noto che gli edifici sono parte integrante delle emissioni di CO2 nell’atmosfera, a causa dell’utilizzo, per esempio, del gas metano come fonte per il riscaldamento.

Per questo, l’Europa mira a rendere le regole più stringenti in merito all’efficientamento energetico.

Nello specifico, la Direttiva che si vuole portare in discussione il prossimo 9 febbraio prevede di innalzare la classe energetica degli edifici fino alla E entro il 2030.

Successivamente, con queste misure, si mira ad arrivare alle 0 emissioni entro il 2050.

È una direttiva che si predispone essere molto stringente e che interesserà edifici sia di nuova costruzione che già esistenti, eccezion fatta per:

  • Edifici storici
  • Luoghi di culto
  • Edifici indipendenti con superficie inferiore a 50 m2
  • Officine, siti industriali e edifici agricoli non residenziali
  • Edifici a uso delle forze dell’ordine e utilizzati a scopo di difesa

La corsa all’efficientamento energetico è cominciata già qualche anno fa, ma con questa Direttiva Europea si vogliono concretizzare tutte le misure da prendere per rendere la nostra impronta ecologica più green.

Indice di prestazione energetica degli edifici: cos’è?

L’indice di prestazione energetica degli edifici è un’unità di misura utile a capire, tramite parametri ben definiti, quanto impatta quel determinato edificio in materia di emissioni.

Va dalla classe A, la più alta, alla classe G, la più bassa.

È possibile sapere la classe energetica del proprio immobile tramite una certificazione apposita, rilasciata prima di effettuare qualsiasi lavoro di riqualificazione energetica (per saperne di più, clicca qui).

Quindi, il passo che l’Europa vuole compiere è quello di arrivare ad avere tutti gli edifici in classe E entro il 2030. Un obiettivo impossibile? Non proprio.

Basti pensare che installando un impianto fotovoltaico con accumulo e, eventualmente, pompa di calore per il riscaldamento elettrico, si potrà innalzare la classe energetica della propria casa fino al massimo livello.

I risultati dell’efficientamento energetico in Italia

L’Italia, tra il 2021 e il 2022, ha registrato un incremento per quanto riguarda la ristrutturazione e la riqualificazione energetica degli edifici.

Nello specifico, secondo i rapporti ENEA del 2021, gli investimenti, in quell’anno, sono stati di 23,7 miliardi di euro, arrivando complessivamente a raggiungere la cifra di 53 miliardi di euro in 15 anni.

Questo è stato possibile con le detrazioni fiscali che si sono susseguite in Italia in questi anni, in particolar modo con l’Ecobonus e il Superbonus.

I bonus, su quella cifra di 23,7 miliardi di euro hanno pesato con:

  • 7,5 miliardi di euro per l’Ecobonus
  • 16,2 miliardi di euro per il Superbonus

L’Ecobonus, incentivo da non sottovalutare e ancora attivo, ha contribuito a risparmiare oltre 21.600 GWh/anno e la maggior parte derivano dalla sostituzione degli impianti di riscaldamento.

Infatti, molti italiani hanno sfruttato questo bonus per passare a un riscaldamento di tipo elettrico, con riscaldamento a pavimento o pompa di calore.

Già solo questo intervento è in grado di far guadagnare diverse classi energetiche, in quanto un impianto totalmente elettrico è a zero emissioni, soprattutto se abbinato a un impianto fotovoltaico con accumulo.

Il Superbonus 110% ha rappresentato la grande novità che ha permesso a molte famiglie di risparmiare per la riqualificazione energetica delle proprie abitazioni.

Sulla base delle ultime stime disponibili, che arrivano fino al 30 novembre 2022, il numero dei cantieri è infatti di 340 mila, un dato veramente notevole.

La richiesta è stata altissima e ha interessato per il 52,2% le unità immobiliari singole, come case indipendenti e villette.

È stato sicuramente un incentivo interessante, che ha contribuito in larga parte all’efficientamento energetico di molte famiglie, alzando ulteriormente la classe energetica degli edifici.

Un impianto fotovoltaico e un tipo di riscaldamento elettrico incrementeranno la prestazione energetica delle abitazioni.

In uno scenario positivo come quello registrato in Italia, raggiungere la classe E in tutti gli edifici, esistenti e nuovi, non pare essere un obiettivo così lontano.

Vediamo un caso di efficientamento energetico Valore Solare.

Un esempio Valore Solare di riqualificazione energetica

Un case study interessante è certamente quello di Michele, che ha deciso di rendere la propria abitazione Gas Free, tramite l’acquisto di:

  • Moduli fotovoltaici
  • Inverter
  • Batterie d’accumulo
  • Pompa di calore

Già solo con questo kit installato, Michele ha innalzato la propria classe energetica, rendendo la propria abitazione più efficiente.

Il riscaldamento elettrico, poi, è un valido alleato contro le emissioni di CO2, e se abbinato a un impianto fotovoltaico con batterie d’accumulo ancora più conveniente e sostenibile.

Leggi il case study di Michele

Vi terremo aggiornati sulla Direttiva Europea “Case Green”, nel frattempo perché non cominciare ora il proprio percorso di riqualificazione energetica?

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