Rete di ricarica elettrica: l’Italia in aumento

Con l’avvicinarsi degli obiettivi europei in materia di sostenibilità, la rete di ricarica elettrica in Italia è aumentata, cominciando così un percorso verso la mobilità sostenibile.

In questo articolo andremo a parlare di rete di ricarica, di parco circolante elettrico e di come le varie regioni si stiano adeguando agli obiettivi europei in materia di mobilità elettrica.

Mobilità elettrica: i dati del 2022 in Italia

In un articolo precedente avevamo parlato sempre di colonnine di ricarica in Italia, parlando del rapporto Motus-E (leggilo cliccando qui).

Oggi prendiamo in esame un altro studio, il rapporto di Quintegia, il quale ha indetto un metro di misura che si basa su un punteggio: BEV – Italy Progress Index.

Se guardiamo al punteggio dell’ultimo trimestre del 2022 in Italia, questo si attesta sui 44,6, in timido calo rispetto allo stesso periodo del 2021 che registrò 12 punti in più.

Però a sostegno di questo punteggio troviamo il numero delle infrastrutture installate, che si attesta sulle 2.634 unità, registrando un aumento del 46% e portando il numero totale a 19.334 colonnine di ricarica pubbliche.

Tornando al sistema di punteggio di Quintegia, il BEV – Italy Progress Index prende in esame tre componenti fondamentali:

  • Il parco circolante BEV (Battery Electirc Vehicle)
  • Le immatricolazioni trimestrali delle BEV
  • Le infrastrutture di ricarica installate, sia per diffusione che per velocità di ricarica

Il nostro paese, nel 2022, presenta un parco circolante composto da più di 167.000 BEV, registrando un aumento del 41,5% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Colonnine di ricarica: il rapporto sulle regioni italiane

Oltre a guardare il parco circolante e le installazioni italiane, Quintegia ha evidenziato anche quali regioni sono state più virtuose e quali, invece, faticano a crescere.

Per quanto riguarda il parco circolante BEV e le immatricolazioni, al primo posto troviamo la Valle d’Aosta, ma se guardiamo alle infrastrutture di ricarica il podio spetta all’Emilia Romagna, con 79,6 punti su 100.

Combinando le varie voci, come il BEV – Italy Progress Index richiede, la prima regione per rapporto tra parco circolante, immatricolazioni BEV e infrastrutture di ricarica è sempre la Valle d’Aosta, con 85,9 punti.

Fanalino di coda la Campania, con 20,8 punti, mentre l’aumento maggiore l’ha riscontrato l’Umbria con +3,6 punti.

Quanto costa ricaricare l’auto elettrica nel 2023?

Le colonnine di ricarica sono, quindi, aumentate e anche il parco circolante elettrico sta lievemente crescendo, ma quanto costa ricaricare la propria auto elettrica nel 2023?

Sempre dall’analisi di Quintegia, si è visto come, rispetto al 6 dicembre 2022, al 6 febbraio 2023 il prezzo per kw/h è aumentato di circa 0,10 €.

E, in media, una ricarica completa di 100 kW/h, costa 10 euro in più rispetto all’anno scorso.

Questo anche alla luce dell’aumento del costo dell’energia elettrica e, anche se comunque più conveniente delle fonti fossili, gli aumenti pesano comunque sulle spese di una persona media.

E come fare per ovviare a questa problematica?

Per risparmiare davvero sulla ricarica dell’auto elettrica, dotarsi di un impianto fotovoltaico di qualità farà risparmiare e renderà la mobilità davvero sostenibile.

Così facendo, ci si andrà a rifare sempre meno sulla rete elettrica nazionale, con un notevole risparmio sulla bolletta della luce.

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Contribuire alla mobilità sostenibile è un passo importante verso la sostenibilità e il risparmio energetico, perché non cominciare subito a pensarci?

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