Colonnine di ricarica in Italia: a che punto siamo

La mobilità sostenibile, negli ultimi anni, è oggetto di dibattito nell’Unione Europea, ma siamo veramente pronti a questa svolta nel nostro modo di spostarci?

In questo articolo andremo a mostrare delle statistiche riguardanti le colonnine di ricarica in Italia, per fare il punto della situazione e capire se conviene passare all’auto elettrica in questo periodo storico.

Mobilità sostenibile: un nuovo obiettivo europeo

L’Europa si sta muovendo per ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera, dannose per l’ambiente e tutto l’ecosistema. Per fare questo, oltre a politiche volte alla diffusione di energia da fonti rinnovabili e, di conseguenza, di autoconsumo, è stato toccato anche il tema della mobilità sostenibile.

Infatti, il Parlamento Europeo ha votato sì alla proposta di interrompere la vendita di auto inquinanti a partire dal 2035.

Ora, si aspetta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma la decisione ormai è stata presa e le case automobilistiche si dovranno adeguare a questa nuova disposizione.

Mobilità sostenibile, però, non significa solo auto elettriche ma anche tutto un sistema di infrastrutture che permette ai cittadini di spostarsi più agevolmente con i mezzi, con la bicicletta o a piedi.

Quindi, l’incremento di piste ciclabili e corse di tram, treni e autobus. Per questi ultimi si sta studiando il modo di renderli più sostenibili, come per le auto elettriche.

Mobilità sostenibile: vantaggi e incentivi

Tornando a queste ultime, è bene ricordare come le colonnine di ricarica pubbliche siano una parte importante della rivoluzione verde e devono essere proporzionate al numero di veicoli elettrici presenti sul suolo europeo.

L’Italia come si sta preparando a questa novità sostenibile?

Colonnine di ricarica in Italia: le statistiche

Cominciamo parlando delle colonnine di ricarica in Italia, con le statistiche della quarta edizione del rapporto “Le infrastrutture di ricarica a uso pubblico in Italia’’ curato dall’associazione Motus-E, nata nel 2018 e che conta 100 operatori nella filiera delle auto elettriche.

Stando a questo report, nel 2022 i punti di ricarica nel nostro paese erano 36.772, distribuiti in 19.334 colonnine pubbliche, dato che ognuna di essa presenta due cavi di ricarica.

Questi punti di ricarica sono distribuiti in 14.048 location pubbliche e, contando che in Italia le auto totalmente elettriche sono più o meno 170.000, significa che c’è 1 punto di ricarica ogni 5 veicoli.

Il problema sorge quando si va a vedere l’incidenza dei punti di ricarica dei punti di ricarica ogni 100.000 mila veicoli, la quale non è omogenea in tutta Italia.

InfoData ha incrociato i dati di Motus-E sulla diffusione dei punti di ricarica con quelli relativi al parco circolante di Aci, aggiornati però al 2021.

Da questo studio si vede come le regioni del Nord siano quelle con più punti di ricarica ogni 100.000 veicoli. Primato va alla Valle d’Aosta, con 215,3 punti di ricarica, mentre la Campania ne presenta solo 33 ogni 100.000 veicoli elettrici.

Il discorso cambia se si prendono i risultati in senso assoluto, dove troviamo ai primi posti:

  • Lombardia: 5.971 punti di ricarica
  • Piemonte: 3.848 punti di ricarica
  • Veneto: 3.840 punti di ricarica

All’ultimo posto troviamo il Molise, con soli 175 stazioni di ricarica pubbliche.

In autostrada, sottolinea sempre il rapporto di Motus-E, i punti di ricarica sono solo 1,3% del totale, con un numero di 496. Di positivo c’è che queste stazioni sono del tipo Ultrafast, mentre, nel totale, le altre colonnine di ricarica sono soprattutto di tipo Quick, cioè in un range compreso tra 7 KW e 22 KW.

Comunque, se si guardano i punti di ricarica nel 2019 erano 10.647, mentre ora sono triplicate, essendo, come detto prima, 36.772.

Quindi, grazie anche i fondi del PNRR, questo numero è destinato ad aumentare esponenzialmente, anche se ci sarà ancora da attendere qualche tempo.

Questo fa ben sperare per il 2035, anche se siamo ancora lontani dai numeri del resto d’Europa.

Per leggere altri dati, clicca qui.

E, nel frattempo, quale soluzione adottare se si desidera acquistare un’auto elettrica?

Mobilità sostenibile: l’importanza del fotovoltaico

La risposta è molto semplice: passare al fotovoltaico.

Mobilità sostenibile e fotovoltaico vanno di pari passo, soprattutto in un ambiente domestico.

Installare una Wall Box nella propria abitazione, abbinata a un buon impianto fotovoltaico con accumulo, farà risparmiare sulla ricarica, permettendo di alimentare la propria automobile in modo autonomo e sostenibile, anche nelle ore notturne.

Passare all’elettrico non è mai stato così conveniente, grazie alla potenza del sole.

In questo modo, le bollette saranno ridotte e si potrà ricaricare la propria auto senza il timore di ritrovarsi a pagare somme esorbitanti di corrente elettrica.

Inoltre, in questo modo la mobilità sarà davvero sostenibile, riducendo al minimo le emissioni di CO2.

Wall Box di ricarica auto elettriche: guida alla scelta

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