Uno dei nuovi incentivi che saranno disponibili a partire dall’anno in corso è il Reddito energetico 2024, promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Ambientale.

Si tratta di un nuovo tipo di bonus che contribuirà alla lotta contro la povertà energetica tramite l’utilizzo dell’energia solare negli edifici unifamiliari.

Reddito energetico 2024: cos’è?

Nello specifico, il Reddito energetico 2024 è un sostegno economico dedicato a quelle famiglie con un ISEE inferiore a 15.000 euro oppure a 30.000 euro nel caso di 4 o più figli a carico.

L’importo messo a disposizione dal Fondo per il reddito energetico è di 200 milioni di euro e circa l’80% di questa disponibilità verrà indirizzata verso le regioni del Mezzogiorno.

In pratica, si tratta di un bonus per l’installazione di un impianto fotovoltaico per l’autoconsumo familiare ed è stato firmato dal Ministro Gilberto Picchetto il 9 agosto del 2023.

Gli obiettivi principali del Reddito energetico 2024 sono due:

• Ambientale
• Sociale

L’obiettivo ambientale riguarda la promozione dell’energia da fonti rinnovabili, in particolar modo del solare, così da ridurre le emissioni nocive e contribuire alla sicurezza energetica.

L’obiettivo sociale, invece, mira ad aiutare concretamente le famiglie in difficoltà nel pagare le bollette energetiche, fornendo loro un aiuto concreto grazie al fotovoltaico.

Il Fondo reddito energetico è gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) e sarà disponibile per gli anni 2024 e 2025 su base rotativa, così come si evince dalla Legge di Bilancio 2024.

Reddito energetico: chi può beneficiarne?

Come detto in precedenza, il Reddito energetico è rivolto alle famiglie con un ISEE inferiore a 15.000 euro, tetto che si alza a 30.000 euro se vi sono 4 o più figli a carico.

Vi sono poi anche delle caratteristiche che l’impianto deve soddisfare.

Reddito energetico: i requisiti dell’impianto

• Potenza nominale compresa tra 2 e 6 kW e, comunque, non deve superare la potenza nominale in prelievo sul punto di connessione
• Deve essere destinato all’autoconsumo
• Deve servire unità residenziali in possesso di nuclei familiari in condizioni di disagio economico
• Il beneficiario deve avere un valido diritto reale sulle coperture, superfici, aree e pertinenze in cui andrà installato l’impianto

Se tutti questi requisiti vengono rispettati allora sarà possibile installare un impianto fotovoltaico beneficiando del Reddito energetico 2024.

Reddito energetico: incentivi fiscali per regione

Alcune regioni italiane hanno già attivato, o stanno per attivare, il Reddito energetico, per implementarlo, aggiungendo le proprie linee guida.

Reddito energetico Friuli-Venezia Giulia

A febbraio 2023 ha promosso un bando per erogare incentivi alle persone fisiche che decidono di installare un impianto fotovoltaico e accumulo di energia.

Installazione in Friuli-Venezia Giulia: autoprodurre energia

Reddito energetico Lazio

La Regione ha promosso il Reddito energetico già nel 2023 e continuerà a finanziarlo per il 2024. Il bonus comprende non solo l’installazione ma interessa tutte le aree del fotovoltaico come la connessione, la manutenzione e l’assicurazione e il tetto ISEE è fissato a 35.000 euro.

Reddito energetico Puglia

Nel 2021 la Regione ha adottato un regolamento regionale per il Reddito energetico, con requisiti specifici e per soggetti di diverse categorie.

Reddito energetico Sardegna

In questa regione il reddito energetico vale per proprietari sia di villette che di unità abitative unifamiliari o appartamenti all’interno di condomini. Anche se non vi è ancora una soglia ISEE precisa, interesserà diverse categorie di soggetti.

Il fotovoltaico, quindi, si dimostra essere una tecnologia agevolata, su cui l’Italia punta non solo per la sostenibilità ambientale ma, anche, come soluzione per combattere la povertà energetica.

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