L’impianto fotovoltaico più grande del mondo: passato, presente, futuro

Si parla spesso di fotovoltaico residenziale ma qual è, ad oggi, l’impianto fotovoltaico più grande del mondo?

Tra progetti conclusi e che ancora devono vedere la luce, tracciamo una panoramica degli impianti fotovoltaici che contribuiscono ad abbassare l’impronta ecologica del pianeta. Cominciamo.

Gujarat Solar Park: l’attuale primato dell’India

Se si parla di fotovoltaico, senza considerare il solare termico, il primato dell’impianto fotovoltaico più grande del mondo spetta all’India, con il Gujarat Solar Park.

Si trova vicino al villaggio di Charanka, nel distretto di Patan dello Gujarat, in una zona di 2.000 ettari occupata da 46 parchi fotovoltaici, con una produzione di 850 MW.

L’India ha preso la decisione di investire risorse importanti nelle fonti di energia rinnovabile, essendo una nazione ancora molto dipendente dal carbone e, in generale, dalle fonti di energia non rinnovabile.

Cos’è un parco solare?

Un parco solare, o centrale elettrica fotovoltaica, è un impianto fotovoltaico di grandi dimensioni, utilizzato per cedere la sua produzione di energia elettrica alla comunità.

Questo fa sì che sia possibile creare comunità energetiche che, grazie al solare, si pongono come obiettivo il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale.

Si tratta di grandi investimenti e di potenze impegnative, che mirano a rendere il pianeta maggiormente indipendente dal punto di vista energetico e a combattere la povertà energetica.

Inoltre, se un parco solare si occupa di fornire energia alle aziende agricole, per renderle più a impatto zero, si parla di parco agrisolare.

Leggi gli approfondimenti sul parco agrisolare: parte 1, parte 2.

Grazie ai suoi 46 parchi fotovoltaici, il grande impianto fotovoltaico dell’India fornisce energia a 350.000 persone, promuovendo le fonti di energia rinnovabile e portando la nazione a essere nel primato per quanto riguarda il solare.

A Dubai un grande impianto fotovoltaico in produzione

Gli Emirati Arabi hanno aderito all’Agenda 2030, e grazie a questa spinta sostenibile stanno costruendo quello che si prospetta essere il parco fotovoltaico più grande al mondo.

Si trova a Dubai, nel deserto del Saih Al-Dahal, e si chiama Mohammed bin Rashid Al Maktoum solar park.

Con i suoi 44 kmq, si propone concorrere al primato, superando l’India e fornendo energia pulita a migliaia di persone degli emirati arabi.

Questo è possibile grazie alla vastità del deserto e alla potenza dei raggi solari che lo investono, come vedremo più avanti.

I vari step del progetto

La prima fase prevedeva l’installazione di 13 MW di pannelli solari fotovoltaici, che provvede ogni anno a ridurre di 15.000 tonnellate le emissioni.

Successivamente, nel 2017 è stata avviata la seconda fase, con 4,5 Kmq di fotovoltaico che provvede a fornire di energia pulita 50.000 residenze dell’emirato.

Nel 2020 è entrata in funzione la terza fase, che prevedeva pannelli a inseguitore solare, che catturavano ogni raggio del sole per sfruttarlo in tutta la sua potenza.

Al momento il progetto è alla sua quarta fase e si prevede di ampliare ancora la grandezza del parco solare e aggiungere un sistema di solare termico, così come è stato fatto per un altro importantissimo deserto.

Noor 1: le potenzialità del deserto del Sahara

Passiamo ora al solare termodinamico, con l’impianto Noor 1, situato alle porte di Ouarzazate, nel deserto del Sahara, in Marocco.

Si tratta della più grande centrale termodinamica del mondo, ed è ancora in fase di ampliamento, con una superficie di 1,4 km quadrati, corrispondenti a circa 200 campi da calcio.

È composto da centinaia di specchi ricurvi, grandi più o meno come un autobus, disposti ordinatamente in file.

Questi specchi sfruttano il movimento per inseguire i raggi solari, come dei moderni girasoli.

La costruzione è cominciata nel 2013 e a presiedere i lavori si è recato il Re del Marocco: Mohammed VI.

È un progetto, comunque, ancora in fase di realizzazione e sebbene Noor 1 sia stato ultimato, Noor 2 e Noor 3, rispettivamente un altro impianto termodinamico e una torre solare, sono ancora in fase di lavorazione.

La potenza illimitata del sole

Il Deserto del Sahara ha anche delle potenzialità altissime per il fotovoltaico, in quanto presenta 330 ore di luce ogni anno.

Noor 1, grazie alla sua ubicazione, produce energia per 1 milione di persone, andando a creare una delle comunità energetiche più grandi del mondo.

Integrarlo con un sistema di produzione basato anche sulla tecnologia fotovoltaica, sarebbe un ulteriore passo avanti verso l’autonomia energetica di questa terra.

Fotovoltaico: l’orientamento fa la differenza

È grazie a un buon orientamento che i pannelli solari producono più energia, favorendo così, come nel caso dell’India:

  • Sostenibilità
  • Risparmio energetico
  • Creazione di comunità energetiche
  • Lotta alla povertà energetica

Australia-Asia Powerlink: un progetto ambizioso per il futuro

Si parla di futuro dell’energia solare con l’Australia-Asia Powerlink, un progetto molto ambizioso nell’ambito del fotovoltaico e dell’energia e che, probabilmente, non vedrà la luce prima del 2027.

Il progetto consiste nella creazione di un sito fotovoltaico in Australia, che si chiamerà Powell Creek Solar Precinct, a 800 km da Darwin, il quale presenterà circa 17-20 GW fotovoltaici e 36-42 GWh di accumulo tramite apposite batterie.

Questo grandissimo impianto fotovoltaico andrà inizialmente a coprire il fabbisogno energetico delle realtà locali ma è qui che entra in gioco l’Australia-Asia Powerlink.

Infatti, questa rappresenterà un sistema di cavi sottomarini che andrà a collegare l’impianto alle centrali elettriche in Asia. In questo modo, non solo contribuirà al fabbisogno energetico australiano ma, anche, asiatico.

Un progetto mastodontico, che si stima costerà 22 miliardi di dollari e che si trova ancora nelle primissime fasi. Nel 2020 sono iniziati gli studi dei fondali marini, per riuscire a far passare i cavi senza intaccare sulla biodiversità dell’oceano (per saperne di più, clicca qui).

Smart cities e fotovoltaico: un binomio vincente

Con questo grande progetto energetico, il concetto di smart cities si fa sempre più concreto.

Città interconnesse, che operano insieme per la sostenibilità, lo sviluppo e il risparmio energetico, anche se si trovano in continenti diversi.

Questo potrà portare a risultati eccezionali e, in questo caso, il fotovoltaico gioca un ruolo fondamentale, come fonte di energia rinnovabile.

Per saperne di più sulle smart cities, clicca qui.

In conclusione, questi grandi impianti fotovoltaici possono portare notevole beneficio in termini sia di risparmio energetico che di sostenibilità, non solo per l’ambiente ma anche per le persone.

Vedremo come questi parchi solari si evolveranno in futuro, con la speranza che ci si adoperi per produrre sempre di più energia green grazie al fotovoltaico.

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