Quando si parla di fotovoltaico in centro storico si pensa immediatamente a tutti i vincoli paesaggistici che ne impediscono l’installazione, ma la verità è molto più ottimista di quello che può sembrare.

Infatti, in Umbria ci si sta avvicinando sempre di più a sdoganare l’installazione di un impianto fotovoltaico nei centri abitati, anche in quelli sottoposti a vincoli.

Una realtà che si sta diffondendo sempre di più a macchia d’olio, data l’importanza che l’energia solare occupa in materia di sostenibilità ambientale.

Fotovoltaico in centro storico: come funziona?

Prima del 2022, il fotovoltaico in centro storico era nettamente osteggiato dalle Amministrazioni e, infatti, era pressoché difficile ottenere l’autorizzazione per poterlo installare.

Alcuni consiglieri della regione Umbria avevano proposto una modifica al regolamento 2/2015, pensata proprio a favorire le installazioni anche in zone di interesse pubblico, ma questa era stata respinta.

Poi, però, vi è stata una misura a livello nazionale, derivata dalla crisi energetica di questo ultimo periodo: il Decreto 17/2022.

Il Decreto 17/2022 è detto anche “Decreto Semplificazioni”, poi convertito in legge attuando diversi emendamenti a favore del solare.

Il Decreto Semplificazioni prevede che non siano più necessarie autorizzazioni di sorta per installare un impianto fotovoltaico sui tetti delle abitazioni ma, anche, su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici, così come per le pratiche di connessione.

In questo modo, è più facile favorire:

• Sostenibilità
• Risparmio energetico
• Indipendenza energetica

Questo, ovviamente, è valido per zone fuori dal centro storico, il quale però presenta comunque, per il fotovoltaico, delle semplificazioni.

Anche se è ancora necessario richiedere un’autorizzazione paesaggistica per poter installare un impianto solare in centro storico, questa non ha più una valenza ostativa ma, anzi, prescrittiva per gli interventi previsti.

Era proprio questo che alcuni consiglieri della Regione Umbria richiedevano e infatti, grazie al Decreto Semplificazioni, si sta andando verso una modifica del regolamento 2/2015 che dovrebbe essere approvata a breve.

Fotovoltaico e autorizzazione paesaggistica: quando non è necessaria?

Normalmente, per il fotovoltaico, l’autorizzazione paesaggistica è ancora obbligatoria nei centri storici di notevole interesse pubblico.

Eppure, è possibile che non sia necessaria se l’impianto fotovoltaico è integrato nel tetto.

I pannelli vengono quindi integrati nelle coperture e non devono essere visibili dai punti di vista panoramici e dagli spazi pubblici esterni.

Quando il fotovoltaico è integrato: estetica e vincoli paesaggistici

Fotovoltaico e autorizzazioni: in centro storico cosa serve?

Fotovoltaico: le semplificazioni danno una spinta all’ambiente

Prima del Decreto Semplificazioni, era davvero complicato se non impossibile installare un impianto fotovoltaico in centro storico.

Ma, ora, con l’avvento della crisi energetica e la necessità di riqualificare energicamente gli edifici, si è compreso come il solare possa essere una risorsa importante anche in quei borghi in cui prima il fotovoltaico era solo un desiderio lontano.

In questo modo, anche i centri storici di notevole interesse pubblico possono fare la differenza nel mondo delle rinnovabili, sia con le installazioni fotovoltaiche classiche che quelle a fotovoltaico integrato.

La riqualificazione energetica dei borghi e dei centri storici di elevato interesse pubblico è fondamentale per rendere gli edifici di queste realtà più efficienti, non solo per il risparmio ma anche per l’ambiente.

Infatti, gli edifici sono una delle principali fonti di inquinamento essendo molto energivori a causa di raffreddamento e riscaldamento degli ambienti.

Anche l’Umbria avrà modo di dimostrare che si può armonizzare modernità e storia, innovazione e cultura.

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