Economia circolare: i vantaggi

2,5 miliardi è il numero di tonnellate di rifiuti che, ogni anno, l’Unione Europea produce. Un numero decisamente elevato, che ha un impatto importante sull’ambiente e sull’economia.

Per questo, si è reso necessario cominciare a adottare un modello di consumo basato sull’economia circolare, un sistema che può rivoluzionare la nostra visione sui materiali e sul loro utilizzo.

Esploriamo questa nuova metodologia di economia e perché è importante per ridurre il nostro impatto ambientale e aumentare la sostenibilità.

 

I principi dell’economia circolare

L’economia circolare si basa su alcuni principi fondamentali:

  • Condivisione
  • Prestito
  • Riparazione
  • Riciclo
  • Ricondizionamento
  • Riutilizzo

Sono tutti principi che si applicano alle materie prime e ai prodotti in generale. Infatti, nell’economia circolare, l’obiettivo è quello di produrre meno rifiuti possibili e sensibilizzare le persone al riutilizzo e al riciclo, piuttosto che al vecchio modello di economia lineare.

 

Economia circolare: nuovo modello di produzione e consumo 

L’economia circolare è diventata una necessità. La scarsità di materie prime contro la domanda sempre più alta è un problema attuale, che porta con sé numerosi svantaggi, tra cui la difficoltà a reperire i materiali e l’importante emissione di CO2.

Questo perché si è sempre utilizzato un modello di produzione e consumo detto economia lineare, che prevede di “estrarre, produrre, consumare e gettare”, senza menzione in maniera assoluta il riciclare.

L’economia circolare, per esempio, si mette in atto quando si acquista un capo usato invece che uno nuovo, scoraggiando anche tutto il fenomeno del fast fashion che ha preso piede in questi ultimi anni (per saperne di più, clicca qui).

Nell’economia circolare, infatti, il materiale e il prodotto estendono il loro ciclo vitale, così da poter essere riutilizzati nel ciclo produttivo e generare ancora valore, dove questo è possibile.

Riciclare, riutilizzare e riparare sono le tre R che permettono ai prodotti di rimanere nel ciclo produttivo più a lungo e ridurre i rifiuti. Per fare questo, l’Unione Europea, a marzo 2020, ha presentato il suo piano d’azione per una nuova economia circolare.

Questo, non solo favorirà dei vantaggi economici, ma soprattutto ambientali. L’economia circolare è uno dei passi da compiere per favorire la transizione energetica, un obiettivo che l’Unione Europea si è posta come uno dei principali da raggiungere entro il 2050 (Il futuro passa dalla transizione energetica).

Tutti dovremmo essere più sensibili alle tematiche ambientali e favorire l’economia circolare al meglio delle nostre potenzialità, seguendone i principi e stando attenti alle nostre abitudini di consumo.

Sempre più aziende, per esempio, stanno puntando verso l’economia circolare.

 

Economia circolare: la strategia industriale del momento 

Grazie a questa nuova ondata di sensibilità ambientale, sempre più aziende stanno puntando a contribuire all’economia circolare, dai grandi marchi come Barilla a piccole-medie imprese locali.

Per fare ciò, ci sono diversi incentivi, sia da parte delle regioni che dello Stato, per favorire le aziende a essere più sostenibili. Per esempio, alla scrittura di questo articolo, è ancora attivo il bando per l’economia circolare della Regione Lombardia (consulta il bando qui).

Molte industrie stanno puntando sull’economia circolare, si può dire che sia la strategia industriale di punta di questi ultimi anni.

 

L’impronta ecologica dei materiali nel concetto di economia circolare  

I materiali si stanno esaurendo e la domanda di nuovi prodotti, invece, è sempre più alta. La Terra non riesce a soddisfare questa enorme richiesta. Infatti, in questi ultimi anni stiamo assistendo a una vera e propria crisi dei materiali.

L’impronta ecologica misura l’impatto che una persona, o una comunità, ha nell’ambiente. Più il valore di questa è basso e più il nostro stile di vita è sostenibile.

Per le aziende è fondamentale ridurre la propria impronta ecologica, in quanto i rifiuti producono moltissima CO2 e la lavorazione dei materiali, in alcuni casi, consuma una grande quantità di acqua, come nel caso del settore dell’abbigliamento.

Riutilizzare, riciclare, in un’azienda, dovrebbe essere la norma e infatti molti settori industriali si stanno muovendo sempre di più verso la sostenibilità e un’economia circolare.

Questo è possibile adottando l’approccio “Cradle to Cradle”, il quale permette alle aziende di produrre scarti minimi e creare un’impronta ecologica positiva. Uno dei suoi principi fondamentali è che tutto è una risorsa per qualcos’altro.

 

L’utilizzo dell’energia elettrica nel modello di circular economy 

L’energia elettrica ha una parte fondamentale nel concetto di circular economy. Rispetto al metano, per esempio, presenta un impatto ambientale più basso.

Ma, per essere davvero sostenibili, è necessario che questa energia elettrica venga prodotta da fonti di energia rinnovabile (per saperne di più, clicca qui).

Per esempio, una buona soluzione può essere quella di installare nella propria azienda un impianto fotovoltaico, che può essere abbinato a dei sistemi d’accumulo e, per rendere anche il riscaldamento elettrico, a una pompa di calore.

È una soluzione ottimale per raggiungere l’indipendenza energetica, ma anche per abbassare notevolmente la propria impronta ecologica.

L’economia circolare promuove l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, in quanto si utilizzeranno meno combustibili fossili, responsabili dell’inquinamento dell’acqua e dell’atmosfera.

 

I vantaggi per le imprese 

Per le imprese, entrare nel processo dell’economia circolare porta con sé numerosi vantaggi, tra cui:

  • Riduzione dell’impatto ambientale
  • Più sicurezza nella disponibilità di materie prime
  • Impulso nella crescita economica e nell’innovazione
  • Incremento dell’occupazione
  • Aumento della competitività

Rispetto a quest’ultimo punto, un’azienda più green è sicuramente più spendibile nel mercato attuale, anche alla luce di una maggiore sensibilità ambientale.

Oltre a un vantaggio economico, quindi, porterà anche a una visibilità positiva, un’immagine green che dimostra attenzione verso la Terra, che sta progressivamente finendo le risorse ed è ancora in preda all’inquinamento.

Per lasciare un mondo più pulito ed evitare gli sprechi, l’economia circolare è un processo che deve necessariamente essere intrapreso da tutti, per la sostenibilità ambientale.

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