Ecobonus: quali interventi, come funziona e altre novità

Ecobonus: come funziona? Questa è sicuramente una delle domande più sentite in questi mesi, insieme a quelle relative ai colori delle regioni. Le detrazioni fiscali per gli interventi di risparmio energetico, infatti, oggi rappresentano alcune delle agevolazioni più significative.

ENEA ed Ecobonus 2020: le regole e l’iter

Per poter beneficiare dell’Ecobonus è obbligatorio inviare al portale ENEA una comunicazione, via telematica, sulle spese effettuate almeno 90 giorni prima della data in cui terminano i lavori. È importante che i documenti includano anche i dati anagrafici del beneficiario, la tipologia di intervento e le informazioni sull’immobile. Le spese, devono essere effettuate tramite bonifico parlante, indicando la causale causale del versamento, il c.f. del beneficiario della detrazione e il numero di P.Iva o C.F. della ditta che ha effettuato i lavori.

Attestato di prestazione energetica degli edifici: APE

La certificazione energetica degli edifici e l’obiettivo della riqualificazione architettonica.

Per accedere all’Ecobonus è consigliabile richiedere una valutazione dell’efficienza energetica sia prima di iniziare i lavori sia dopo, che attesti il miglioramento energetico conseguito. In caso di compravendita di un edificio, la valutazione energetica sotto forma di APE è fornita obbligatoriamente; per alcuni interventi è sempre necessaria all’ottenimento del beneficio.

L’insieme delle agevolazioni racchiuse nell’incentivo fiscale Ecobonus nasce nel 2012 (D. L. 22/06/2012 n. 83 al D.P.R. n. 917/1986) con l’obiettivo di promuovere la riqualificazione energetica degli edifici e il recupero del patrimonio edilizio italiano.

E’ possibile detrarre fiscalmente dall’Irpef e dall’Ires le spese affrontate per interventi finalizzati al conseguimento di risparmio energetico su edifici esistenti, tenendo conto che il requisito della preesistenza dell’edificio è fondamentale per l’ottenimento del bonus.

Ecobonus: chi sono i beneficiari

Tutti i contribuenti, residenti e non residenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di intervento di riqualificazione energetica, possono richiedere l’Ecobonus.

Rientrano quindi sia le persone fisiche, inclusi gli esercenti arti e professioni, i titolari di un diritto reale sull’immobile o coloro che detengono l’immobile in comodato d’uso, sia i titolari di reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali). Anche le associazioni tra professionisti e gli enti pubblici o privati che non svolgono attività commerciale.

Se un titolare di reddito d’impresa vuole beneficiare dell’Ecobonus, può farlo purché gli interventi riguardino edifici utilizzati nell’esercizio della loro attività lavorativa.

Ecobonus: aliquote e massimali

L’Ecobonus è uno tra gli incentivi fiscali più interessanti, visto l’ampio ambito di applicazione a diverse tipologie di interventi e la percentuale elevata di detraibilità dell’importo speso. Gli interventi devono promuovere l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia e impianti tecnologici ad esse connessi.

L’aliquota detraibile varia dal 50 al 65% e il recupero è suddiviso in 10 quote annuali di pari importo. Vediamo in ordine crescente tutte le percentuali e gli interventi di riferimento:

Aliquote  Interventi Classificazione
50%
  • Infissi
  • Serramenti
  • Schermature solari
  • Caldaie a biomassa
  • Caldaie a condensazione classe A*
65%
  • Caldaie a condensazione A+
  • Generatori di aria calda a condensazione
  • Pompe di calore
  • Scaldacqua con sistema in pompa di calore
  • Interventi di coibentazione dell’involucro dell’edificio
  • Installazione di collettori solari
  • Generatori di calore con sistema ibrido
  • Sistemi di building automation
  • Microgeneratori

RIQUALIFICAZIONE

GLOBALE

DELL’EDIFICIO

* se dotati di sistemi di termoregolazione evoluti.
INTERVENTI

SULLE PARTI COMUNI

DEI CONDOMINI

dal 70% In caso di interventi sulle parti comuni dell’edificio per la coibentazione dell’involucro con superficie interessata maggiore del 25% della superficie disperdente. al 75%
dall’80% In caso di interventi su parti comuni per la coibentazione dell’involucro con superficie interessata maggiore del 25% della superficie disperdente con riduzione di 1 o 2 classi di rischio sismico. all’85%

 

BONUS FACCIATE

90%

In caso di interventi influenti dal punto di vista termico o che interessino l’intonaco per oltre il 10% della superficie disperdente complessiva totale dell’edificio.

90%

E’ evidente perché l’Ecobonus sia una delle agevolazioni fiscali più richiesta dai massimali di spesa stabiliti. Gli interventi volti a ridurre il fabbisogno energetico per il riscaldamento o la riduzione del rischio sismico sono spesso troppo onerosi se completamente a carico del contribuente.

Per quanto riguarda spese di riqualificazione energetica in edifici condominiali l’ammontare complessivo dell’intervento non deve superare i 40.000 euro per ciascuna delle u.i. che compongono l’edificio, mentre le spese per ridurre il rischio sismico non devono superare i 136.000 euro per ciascuna u.i.

Ecobonus: sostituzione infissi

Uno degli interventi detraibili in Ecobonus è la sostituzione degli infissi e dei serramenti.

Ecobonus e adempimenti

Tra i documenti richiesti ricordiamo i più rilevanti: l’asseverazione di un tecnico abilitato relativa ai requisiti tecnici richiesti per l’intervento; l’attestato di prestazione energetica (APE) a dimostrazione del miglioramento ottenuto; la relazione tecnica degli interventi.

Se invece gli interventi riguardano la sostituzione degli infissi in unità immobiliari singole, l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione, schermature solari, caldaie a biomasse, o l’acquisto e l’installazione di dispositivi multimediali per la gestione da remoto, non è richiesta la redazione dell’APE.

Sconto in fattura ed Ecobonus

I vantaggi dell’Ecobonus sono davvero notevoli; ogni anno milioni di famiglie si interessano a questo potente strumento fiscale. A seguito dell’introduzione del Decreto Rilancio, nell’anno 2020 l’Ecobonus ha preso una nuova forma con due principali cambiamenti:

  • l’aumento delle aliquote standard fino al 110% (Superbonus);
  • la possibilità di ottenere il beneficio immediatamente tramite le formule sconto in fattura e cessione del credito

Per approfondimenti in merito allo sconto in fattura, e se stai valutando di usufruire dell’Ecobonus standard, valuta le opzioni possibili con un commercialista e con esperti del settore con garanzie.

 

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