Un’annosa questione che investe periodicamente le famiglie italiane è quella sul come leggere la bolletta della luce.

In questo articolo, andremo a definire le voci principali di una bolletta della luce standard, così da conoscere le proprie abitudini di consumo e attuare misure di risparmio energetico.

Cominciamo dal principio.

Come leggere la bolletta: I dati anagrafici

La bolletta elettrica, solitamente, mostra tutte le informazioni utili già nella prima pagina.

In alto, come prima cosa, troviamo i dati anagrafici della bolletta, tra cui:

  • Mercato libero o mercato tutelato
  • Città
  • Tipologia del cliente
  • Tipologia di pagamento
  • Data di attivazione della fornitura

Per quanto riguarda il primo punto, è bene ricordare che a breve cesserà il mercato tutelato a favore di quello libero.

Per cui, molti italiani stanno, in questo periodo, selezionando il fornitore di energia del mercato libero, che appare più conveniente.

Caro bollette e fine mercato tutelato: domande e risposte

L’anagrafica di una bolletta elettrica è utile per conoscere il proprio contratto.

Infatti, vi è indicato se si tratta di un’abitazione di residenza o se il contratto è relativo alle utenze domestiche.

Poco più sotto, si trovano il codice cliente e il POD, importantissimo per identificare il contatore. Sono informazioni utilissime se si desidera parlare con il call center, così da essere immediatamente riconosciuti anche dal punto di vista tecnico.

Altre due voci presenti nei dati anagrafici e che sono importanti per capire i propri consumi sono quelle della potenza disponibile e della potenza impegnata.

Ma cosa li differenzia? Vediamo nello specifico.

Bolletta luce: potenza disponibile e potenza impegnata, le differenze

In una bolletta della luce, due voci fondamentali sono la potenza disponibile e la potenza impegnata.

La potenza impegnata, decisa nella fase di stipula del contratto, è il parametro che permette di sapere, per esempio, la quantità e la tipologia degli elettrodomestici che possono essere utilizzati contemporaneamente.

Solitamente, per le abitazioni domestiche, è fissata a 3 kW, ma può essere modulata in base al proprio fabbisogno energetico, riducendola anche fino a 0,5 kW o aumentandola.

La potenza disponibile, invece, esprime la potenza massima che il consumatore può effettivamente prelevare dal POD prima che salti la corrente.

Solitamente, i fornitori di energia applicano un 10% in più rispetto a quella definita in fase di contratto.

Una volta superata, il contatore scatta e sarà necessario cessare l’attività degli elettrodomestici in eccesso.

Conoscere queste due tipologie di potenze saprà orientarvi sull’importanza delle proprie abitudini energetiche e, in questo modo, personalizzare la fornitura, così da risparmiare.

Come leggere la bolletta: Il dettaglio degli importi fatturati

In secondo luogo, troviamo l’importo fatturato da dover pagare, con relativa data di scadenza.

Ma quali voci compongono il prezzo finale della bolletta elettrica?

Nello specifico, le spese si articolano in:

  • Spesa per la materia energia
  • Spesa di trasporto e gestione del contatore
  • Spese di oneri di sistema
  • Iva e accise
  • Abbonamento canone Rai

Per il primo punto, le spese comprendono il costo effettivo della materia energia, ed è proprio su questo punto che avviene la maggior concorrenza tra i fornitori di energia del mercato libero.

Nel mercato tutelato, invece, questo costo lo impone ARERA.

Le spese di trasporto e di gestione dipendono da quanta energia viene utilizzata e, di solito, presentano dei costi fissi, così come gli oneri di sistema, i quali vanno a coprire anche il finanziamento della produzione di fonti di energia rinnovabile.

Bollette luce: cosa sono le accise?

A differenza dell’Iva, che si applica a tutte le voci di spese presenti nella bolletta, accisa compresa, quest’ultima si applica solo alla quantità di energia consumata.

Si tratta di un’imposta indiretta che non dipende dal fornitore dell’energia (Leggi il Decreto-legge sulle accise).

In bolletta, l’accisa è obbligatoria secondo la legge ed è gestita dall’Agenzia delle Dogane.

Essendo le accise applicate all’effettivo consumo di energia, non è possibile eliminarle, ma calibrando i propri consumi è possibile abbassarne il costo.

Un impianto fotovoltaico, in questo senso, potrà veramente essere d’aiuto per risparmiare sui propri consumi e, in questo modo, abbassare il valore delle spese per la materia energia.

Caro bollette: come risparmiare senza fare troppe rinunce

Come leggere la bolletta: Segnalazione guasti e contatti utili

Nelle ultime bollette, è obbligatorio che i contatti siano ben visibili.

Per esempio, se si deve contattare Enel, la segnalazione guasti è gestita da un numero verde.

Ma, anche il numero del servizio clienti e per effettuare autoletture, importantissime per tenere sempre sotto controllo i consumi e modulare le proprie abitudini energetiche.

Con un impianto fotovoltaico, i consumi saranno ridotti e si potrà risparmiare notevolmente sul costo della materia energia.

Autoprodurre energia aiuterà nel risparmio energetico, promuovendo la sostenibilità ambientale.

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