Un aspetto fondamentale da sapere, alla luce dell’approvazione del Decreto Europeo Case Green, è sicuramente quello che riguarda la classe energetica degli edifici.

Nello specifico, conoscere cos’è e come si calcola la classe energetica degli edifici fornisce uno strumento per efficientare al meglio il proprio immobile, non solo per rispettare gli obblighi del Decreto Case Green ma anche per risparmiare sui costi dell’energia.

Cos’è la classe energetica degli edifici?

La classe, o classificazione, energetica degli edifici è una valutazione che indica la qualità energetica di un immobile prendendo in esame il consumo di energia.

A livello normativo è regolamentata dalla Legge 10 e dall’APE (l’Attestato di Prestazione Energetica).

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Per determinare a quale classe energetica corrisponde un immobile, si prendono in esame una serie di aspetti che convergono poi in un Indice di Prestazione Energetica Globale Non Rinnovabile (EPgl), misurato in kWh/m².

In particolare, questo valore indica la trasmittanza, la performance termodinamica del suddetto edificio.

La classe energetica va dalla A4 (la più efficiente) alla G (la meno efficiente) e, per assegnarla correttamente, vanno predisposti dei range entro il quale l’immobile si colloca dentro l’una o l’altra classe energetica e sono:

• classe A4: EPgl < 0,40 kWh/m²;
• classe A3: 0,40 kWh/m² < EPgl < 0,60 kWh/m²;
• classe A2: 0,60 kWh/m² < EPgl < 0,80 kWh/m²;
• classe A1: 0,80 kWh/m² < EPgl < 1,00 kWh/m²;
• classe B: 1,00 kWh/m² < EPgl < 1,20 kWh/m²;
• classe C: 1,20 kWh/m² < EPgl < 1,50 kWh/m²;
• classe D: 1,50 kWh/m² < EPgl < 2,00 kWh/m²;
• classe E: 2,00 kWh/m² < EPgl < 2,60 kWh/m²;
• classe F: 2,60 kWh/m² < EPgl < 3,50 kWh/m²;
• classe G: EPgl > 3,50 kWh/m².

Tra la classe A4 e la classe G, in termini di costi, vi è un salto importante, e avere un immobile poco efficiente significa anche dover sostenere dei costi elevati.

Inoltre, un edificio in classe G presenta più dispersione energetica, provocando molto più inquinamento atmosferico.

Il parco immobiliare è uno dei maggiori produttori di inquinamento a livello globale e, per questo, in Europa è stata approvata la Direttiva Case Green, che mira a cercare di risolvere questa problematica.

Classe energetica edifici: quali interventi per migliorarla?

Per migliorare la classe energetica degli edifici, è bene tenere in considerazione il processo di trasmittanza e, quindi, come si comporta l’energia all’interno di un immobile.

L’importante è che non vi siano dispersioni tra interno ed esterno, così da rendere l’edificio fresco d’estate e caldo d’inverno senza consumare troppa energia per raffreddarlo e riscaldarlo.

Alcuni degli interventi che migliorano la classe energetica di un edificio sono:

• Sostituzione infissi
• Cappotto termico
• Installazione impianto fotovoltaico
• Riscaldamento elettrico (pompa di calore o a pavimento)

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Classe energetica edifici e fonti di energia rinnovabile: l’importanza del fotovoltaico

Quindi, come detto in precedenza, la classe energetica degli edifici si migliora anche installando impianti a fonti di energia rinnovabile, come il solare.

In questo modo, il fabbisogno energetico dell’edificio viene per la maggior parte soddisfatto utilizzando energia pulita e rinnovabile, promuovendo uno stile di vita sostenibile e volto al risparmio.

Il fotovoltaico è una tecnologia all’avanguardia che si adatta in modo perfetto alle esigenze energetiche di un immobile, sia esso adibito a uso privato che pubblico o aziendale.

L’importante è scegliere prodotti di qualità, durevoli ed efficienti.

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