Gli edifici sono responsabili per 1/3 dell’inquinamento atmosferico nell’Unione Europea.

Gli obiettivi di transizione energetica e sviluppo sostenibile sono chiari: c’è la necessità di intervenire su questo tipo di inquinamento ed efficientare gli edifici. Il risultato che si ambisce a raggiungere è ridurre la propria impronta ecologica.

Per questo, è importante, soprattutto per le imprese, conoscere la propria Carbon Footprint e adottare misure di efficientamento energetico.

Che cosa vuol dire Carbon Footprint?

La Carbon Footprint (impronta di carbonio) è il metro di misura che esprime in CO2 il totale delle emissioni nocive di gas a effetto serra come, per esempio:

• Protossido d’azoto
• Metano
• Perfluorocarburi
• Zolfo
• Esafluoruro
• Idrofluorocarburi

Queste emissioni sono solitamente legate a un’impresa, un servizio o un prodotto.

Per quanto riguarda gli edifici, circa il 75% degli stessi risulta inefficiente a livello energetico.

L’Unione Europea si è prefissata di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e, per fare questo, la percentuale deve sicuramente calare, se non annullarsi.

Riqualificazione energetica: edifici efficienti, per scelta o per obbligo?

Come abbassare la Carbon Footprint del proprio edificio?

Ci sono vari interventi che possono aiutare ad abbassare la Carbon Footprint del proprio edificio, che sia un’azienda o un’abitazione.

Nello specifico, sono tre le macroaree su cui intervenire e sono:

• Elettricità e isolamento
• Efficientamento termico
• Energie rinnovabili

Uso dell’energia elettrica e isolamento: ridurre gli sprechi

Uno dei primi passi per cominciare a entrare nel mondo della sostenibilità degli edifici è certamente quello di adottare uno stile di vita energetico più accorto, puntando ad efficientare l’energia elettrica e l’isolamento dell’edificio.

Quindi, per esempio:

• Utilizzare un sistema di illuminazione a LED
• Prevedere elettrodomestici in classe energetica alta
• Isolare muri e tetti, per esempio, con il cappotto termico

Queste sono alcune accortezze per risolvere abbassare la propria Carbon Footprint, riducendo così le dispersioni e, di conseguenza, evitando che vi siano sprechi di corrente elettrica e, grazie all’isolamento termico, si consumeranno meno risorse per il riscaldamento.

Efficientamento termico: il riscaldamento elettrico

Uno dei gas che contribuiscono maggiormente all’effetto serra è sicuramente il metano.

Per questo, l’efficientamento termico del proprio edificio è fondamentale per ridurre al minimo le emissioni di questa sostanza tossica, anche per la sicurezza stessa dell’immobile.

Infatti, un’azione che si può adottare è passare a un tipo di riscaldamento elettrico, per esempio installando una pompa di calore.

Esistono varie tipologie di pompe di calore ed è importante scegliere quella che più si adatta alle esigenze dell’edificio.

Inoltre, con l’occasione, è consigliabile efficientare tutto l’impianto termico, quindi aggiornare i radiatori o passare a un tipo di riscaldamento a pavimento.

Energie rinnovabili: l’importanza del fotovoltaico

L’utilizzo delle energie rinnovabili abbassa notevolmente la carbon footprint dell’edificio, essendo energia pulita e green.

Installare un impianto fotovoltaico è conveniente sia dal punto di vista ambientale che economico, in quanto potrà essere la fonte principale di energia per alimentare tutte le utenze, anche il riscaldamento elettrico.

Fotovoltaico e pompa di calore: soluzione perfetta per l’ambienta domestico

Questo è valido sia per aziende che abitazioni private, l’importante è conoscere i propri consumi e dimensionare correttamente l’impianto, installando la giusta potenza e scegliendo prodotti efficienti e di qualità.

Per raggiungere la neutralità climatica, quindi, è necessario adottare queste misure per abbassare la carbon footprint del proprio immobile.

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