Agrivoltaico: a vantaggio dell’agricoltura

In questo ultimo periodo l’agrivoltaico sta acquisendo sempre più consensi, soprattutto nel campo scientifico.

Infatti, sempre più aziende agricole stanno sperimentando questo nuovo modo di vedere il fotovoltaico, il quale può dare un aiuto concreto per quanto riguarda anche la preservazione del suolo dagli agenti atmosferici estremi che stiamo vivendo in questo periodo storico.

Agrivoltaico: non solo installazioni su tetto

Per agrivoltaico si intende tutto quel settore del fotovoltaico che interessa il mondo dell’agricoltura e dell’allevamento.

L’installazione più comune interessa le coperture dei tetti delle aziende agricole.

In questo modo, l’energia che alimenta tutte le utenze necessarie all’attività agricola e commerciale viene soddisfatta grazie ai moduli solari e, quando serve, anche con i sistemi d’accumulo.

Per questo tipo di installazioni, l’Italia promuove il Bando Agrisolare, dedicato a tutte quelle realtà agricole che scelgono di passare a una gestione dell’energia più sostenibile.

Ma cosa succede quando i pannelli solari vengono installati sul terreno coltivato?

Ci sono numerosi studi a sostegno di queste nuove tipologie di installazione, come dimostrano anche i progetti di Enel Green Power.

I vantaggi dell’agrivoltaico sono:

  • Maggior autonomia energetica
  • Favoreggiamento dell’ombreggiatura delle piante
  • Calo della temperatura del suolo dai 2 ai 4 gradi centigradi
  • Diminuzione conseguente del consumo idrico

Quest’ultimo punto si presenta molto interessante, in quanto l’ombreggiatura dovuta ai pannelli fotovoltaici permette al terreno di conservare al meglio l’acqua necessaria al sostentamento delle piante e questo si traduce in un risparmio idrico dal 15% al 20%.

Ovviamente, i risultati possono variare. Dipende dal tipo di coltivazione e di terreno, oltre che dalle specifiche richieste dell’agricoltore in termini di energia.

Quindi, un impianto agrivoltaico è sostenibile per l’ambiente e anche per il fabbisogno energetico.

Un esempio di agrivoltaico in Italia

Come detto in precedenza, Enel Green Power si sta occupando di progetti agrivoltaici, per studiare il fenomeno del connubio tra fotovoltaico e agricoltura.

A marzo 2023, per esempio, è stato aperto il cantiere per il progetto agrivoltaico più grande d’Italia, a Tarquinia.

L’impianto sarà da 167 MW e sarà completamente integrato all’attività agricola, puntando così a essere il parco solare più potente a livello nazionale.

Agrivoltaico contro il cambiamento climatico: l’esempio francese

Sun’Agri, azienda francese impegnata nel campo dell’agricoltura, sta portando avanti il progetto del fotovoltaico sulle sue coltivazioni, in particolar modo quelle di alberi da frutto.

Vengono denominati Frutteti Agrivoltaici e sono la nuova frontiera delle coltivazioni.

Già nel 2018, dopo 9 anni di sperimentazioni, l’azienda inaugurò la prima centrale vitivoltiaca francese e ora sta estendo questa metodologia di coltivazione anche, per esempio, ad alberi di mele e ciliegie.

Questo permette anche ai ricercatori di studiare il fenomeno dell’agrivoltaico sulla resa del suolo e sulla qualità dei prodotti.

Inoltre, essendo situato nella regione dell’Auvergne-Rhône-Alpes, l’agrivoltaico in quelle zone sta contrastando gli effetti del cambiamento climatico.

Infatti, quel particolare territorio è caratterizzato da

  • Ondate di calore estive
  • Temporali forti
  • Gelate primaverili

I pannelli fotovoltaici possono quindi fare da schermo per gli agenti atmosferici violenti e mitigare i problemi dovuti dal riscaldamento globale.

I campi coltivati sono una grande risorsa per la transizione energetica.

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