Pasqua Ebraica: Similitudini al tempo del Covid-19

Il termine deriva dalla parola ebraica “pesah”, che significa “passare oltre“.
La Pasqua Ebraica si ricollega alle vicende di Mosè in Egitto, che condusse il popolo ebraico lontano dalla tirannia egiziana.
Una piaga divina costrinse gli ebrei a chiudersi in casa, per salvarsi dall’angelo della morte. Se ti trovavi in casa l’angelo “passava oltre”, curioso no?
Stessa circostanza con la quale ci troviamo a convivere oggi, causa COVID-19.
La loro ubbidienza fu richiesta anche nel momento dell’Esodo, quando lasciato l’Egitto, gli Ebrei si trovarono di fronte al Mar Rosso, inseguiti dal Faraone. Dovevano attraversare un mare, miracolosamente aperto, con la paura di essere travolti o di essere raggiunti.
Ma la storia celebra la loro liberazione.
Anche oggi, siamo in una fase di passaggio, il nostro nemico non è grande come il Mar Rosso, ma infinitamente piccolo e fa la stessa paura. Il nostro mare da attraversare è non essere travolti dagli eventi.
Cosa aiutò gli ebrei?
Primo, stare a casa.
Secondo, guardare con fiducia oltre il mare.
Anche oggi, serve fiducia, resistere al nostro istinto di libertà, ubbidire a chi ci dice di non uscire, continuare a sognare, pensare a ripartire, fare progetti e perseguire obiettivi, vincere piccole sfide, per vincere la più grande, e poter dire presto “io ce l’ho fatta!”
Passa questo giorno come lo passiamo in Valore Solare, tenendo in mente queste parole e continuando a lavorare insieme per un mondo sano e sostenibile!

 

 

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