Comunità energetiche rinnovabili: la storia della normativa

Una delle novità di questi ultimi anni è sicuramente la possibilità di iniziare a costituire delle Comunità energetiche rinnovabili.

In attesa dell’apertura del portale GSE, prevista per l’8 aprile, ripercorrere la storia della normativa è interessante per scoprire come si è arrivati a pensare alla condivisione dell’energia rinnovabile.

Comunità energetiche rinnovabili: dove tutto è iniziato

Le comunità energetiche sono nate all’inizio del XX secolo, ma è negli anni ’70 che, in Europa, si vedono le prime costituzioni importanti, sottoforma di cooperative di cittadini.

La Danimarca è stata la prima, sfruttando l’eolico, per poi essere seguita dalla Germania e dal Belgio.

Negli anni 2000, grazie alla liberalizzazione del mercato energetico e all’innovazione tecnologica, le comunità energetiche hanno acquisito maggiore consensi e slancio.

In Italia, la prima Comunità energetica rinnovabile è stata costituita a Funes, in Alto-Adige, nel 1921.

Questa CER è tutt’oggi attiva e produce energia da impianti idroelettrici, fotovoltaici e a biomassa.

Comunità energetiche rinnovabili: evoluzione della legislatura

Per quanto riguarda l’aspetto legislativo, si comincia a parlare di CER in Europa dal 2018.

Infatti, nel 2018, viene introdotta una prima definizione comunitaria dall’Unione Europea con la direttiva 2018/2001 per la promozione delle fonti rinnovabili.

Questa viene chiamata anche Direttiva RED II (Renewable Energy Directive II) e introduce proprio la CER come nuovo sistema di autoconsumo locale da fonti rinnovabili.

Dopo questa Direttiva, inserita all’interno del progetto europeo sulla transizione energetica, l’Italia passa per:

  • Una fase transitoria
  • Legge di Recepimento

CER in Italia: la fase transitoria

In realtà l’Italia ha introdotto i concetti di comunità energetica rinnovabile e autoconsumo collettivo prima del recepimento effettivo della Direttiva RED II.

Il Decreto-legge 162/19 (Milleproroghe), convertito in Legge nel 2020, ha anticipato gli articoli 21 e 22 della Direttiva RED II, dando specifiche condizioni per le configurazioni di autoconsumo collettivo e CER.

Questa è avvenuta lo stesso anno della Delibera ARERA 318/2020/R/ee e del Decreto Ministeriale del MiSE del 16 Settembre 2020.

CER in Italia: la Legge di Recepimento

Il Decreto-legge 8 novembre 2021, n.195, è entrato in vigore dal 15 dicembre 2021 e recepisce la direttiva RED II per le CER in Italia.

Successivamente è stato approvato il Decreto CER, pubblicato il 23 gennaio 2024.

Questo è un Decreto proprio delle CER e, ora che è stato approvato, si aspetta l’8 aprile per il portale GSE per poter così fare domanda di costituzione di una CER grazie alle rinnovabili.

Comunità energetiche rinnovabili: la condivisione dell’energia

Tutti questi Decreti sono stati volti alla transizione energetica e permettono la condivisione dell’energia tra i cittadini.

In questo panorama sostenibile, l’energia pulita è un bene collettivo e non più solo individuale.

Questo sarà importante per la lotta alla povertà energetica.

Una CER, infatti, si può costituire tra aziende, privati e pubbliche amministrazioni e i partecipanti devono essere sotto la stessa cabina primaria, dove passa l’alta tensione.

Novità comunità energetiche: un nuovo strumento dal GSE

Inoltre, l’impianto sostenibile può essere installato anche solo da alcuni partecipanti, ma tutti possono beneficiare dell’energia pulita.

Il fotovoltaico è la tecnologia green più conveniente in questi casi, essendo di facile installazione.

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