Certificazione energetica degli edifici: in Italia pubblicata l’analisi 2022

Gli edifici sono responsabili per circa il 40% dell’inquinamento atmosferico.

Per questo, è importante efficientare il comparto immobiliare dal punto di vista energetico.

A fine 2023 è stata pubblicata l’analisi sulla Certificazione energetica degli edifici in Italia, che riporta i dati dell’anno 2022.

Ne emergono sia aspetti positivi che negativi, a dimostrazione del fatto che il settore deve innovarsi e prepararsi al meglio alla transizione green.

Certificazione energetica degli edifici: quarta edizione del rapporto annuale di ENEA

Il Rapporto annuale sulla Certificazione energetica degli Edifici 2023, alla sua quarta edizione, prende in esame la condizione degli immobili nel 2022.

Il dato che emerge in modo positivo è che, rispetto al 2021, sono diminuiti del 3,7% gli immobili in classe energetica F e G, e sono aumentate nella stessa misura quelli appartenenti alle classi energetiche più alte: dall’A4 alla B.

Quello che salta all’occhio è che, però, gli immobili presenti in Italia sono ancora al 55% in classe energetica F e G.

Mentre, la percentuale di APE (Attestazione di Prestazione Energetica) nelle classi A4-B è solo del 14%.

Restando in tema di APE, la top 3 delle Regioni che ne hanno prodotte di più sono:

  • Lombardia (20,5%)
  • Lazio (9,6%)
  • Veneto (8,4%)

Come ultimo dato, le riqualificazioni energetiche e le ristrutturazioni profonde sono in aumento rispetto al 2021, rispettivamente del 5,7% e 4,1%, stando agli APE prodotti nel 2022.

Questi sono brevemente i dati che emergono dal Rapporto ENEA e dimostrano come ci sia ancora da fare per allineare il settore immobiliare agli obiettivi europei di transizione energetica.

In aggiunta, si stanno affacciando sempre di più sul mercato anche gli edifici NZEB, cioè a energia quasi zero.

Risparmio energetico: edifici a energia quasi zero

Il report mostra come, tra il 2015 e il 2022 sono stati registrati più di 17.000 APE in questa categoria NZEB, circa lo 0,5% del totale.

Sembreranno numeri irrisori ma sono la dimostrazione che qualcosa si sta muovendo in Italia e ora, con la Direttiva Case Green, saranno sempre più comuni queste tipologie di immobili.

Prestazione energetica degli edifici: nuovi strumenti per misurarla

Nel Rapporto di ENEA, in collaborazione con il Comitato Tecnico Scientifico, viene dato spazio anche alle nuove tecnologie di misurazione della prestazione energetica degli edifici.

Si parla, per esempio, di un nuovo strumento di digitalizzazione messo a disposizione da ENEA per produrre APE più precisi e fornire gli interventi migliori per efficientare al meglio un edificio.

Inoltre, tra i servizi offerti dal Portale Nazionale sulla Prestazione Energetica degli Edifici vi è il Passaporto dell’Immobile.

Questo Passaporto mostra una mappatura energetica completa, contenente informazioni quali:

  • Incentivi usufruiti
  • Potenziale di efficientamento
  • Interventi di riqualificazione con stima dei costi e tempo di rientro dell’investimento

Uno strumento importante, che permette ai tecnici e ai proprietari di conoscere al meglio la situazione dell’immobile e come fare per migliorarla.

Certificazione energetica degli edifici: il ruolo del fotovoltaico

Uno degli interventi incentivati che aiutano a migliorare l’APE è sicuramente l’installazione di un impianto fotovoltaico.

Se, poi, è abbinato a un sistema d’accumulo e a un sistema di riscaldamento elettrico come la pompa di calore, la classe energetica dell’immobile si innalzerà ancora di più.

Con la Direttiva Case Green, l’efficientamento energetico degli edifici diventa un obbligo.

Inoltre, i costi dell’energia sono sempre più imprevedibili e poter contare su una fonte di energia rinnovabile e sicura è un vantaggio considerevole.

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