CER e Regione Lombardia: un passo avanti verso la sostenibilità

È uscito il bilancio della Fase 1 manifestazione d’interesse che riguarda le CER e la Regione Lombardia, cominciata nell’anno 2022.

I risultati sono stati notevoli, evidenziando come la Regione sia molto attiva nel settore delle fonti di energia rinnovabile e delle comunità energetiche.

CER e Regione Lombardia: quanti progetti sono stati presentati?

La manifestazione d’interesse delle CER per la Regione Lombardia, come detto in precedenza, ha riscosso successo.

Infatti, sono stati presentati 513 progetti da altrettanti Comuni lombardi, pari a circa 1/3 di tutti i Comuni della Lombardia.

Di questi, il 47%, quindi 242, sono progetti provenienti da Comuni con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti e possono essere sovvenzionati dal PNRR che prevede 2,2 miliardi di euro per la realizzazione di Comunità energetiche nei piccoli comuni.

La Fase 2 ora prevede non solo una definizione più accurata dei progetti ma anche un accompagnamento dei Comuni da parte del GSE e della Regione per l’ottenimento dei finanziamenti del PNRR.

Regione Lombardia e fotovoltaico: record di nuova potenza installata

Il miglior alleato delle Comunità energetiche rinnovabili è certamente il fotovoltaico, una tecnologia versatile e conveniente e la Regione Lombardia ha dimostrato, in questi anni, di essere in prima linea per quanto riguarda la potenza installata.

Infatti, la regione detiene il 12,6% della potenza fotovoltaica totale installata in Italia e durante il 2022 ha installato il 16% in più di impianti fotovoltaici rispetto all’anno precedente.

Per quanto riguarda il primo semestre del 2023, i dati evidenziano come detenga il primato di nuova potenza fotovoltaica in esercizio, con ben 382 MW.

È seguita sul podio da:

  • Veneto: +327 MW
  • Emilia-Romagna: + 202 MW

Fotovoltaico in Italia: qualche dato complessivo

Il fotovoltaico in Italia ha comunque registrato numeri notevoli in questo primo semestre del 2023, con ben 2,32 GW di nuova potenza fotovoltaica in esercizio, molto vicino a quanto era stato installato in tutto il 2022 (2,48 GW).

A raggiungere il record decisamente il mese di giugno, con 33.722 impianti e una potenza complessiva di 468 MW.

Questo dimostra come il nostro Paese stia puntando sempre più sulle fonti di energia rinnovabile, soprattutto il fotovoltaico, per raggiungere in modo efficace gli obiettivi della transizione energetica.

Il futuro passa dalla transizione energetica

La spinta la sta sicuramente dando il nuovo Decreto sulle Comunità energetiche rinnovabili, che potrebbe innovare il modo in cui vediamo l’energia, non più come un bene da sfruttare singolarmente ma, al contrario, da condividere.

Comunità energetiche rinnovabili: perché è importante promuoverle

Il tema della condivisione dell’energia è molto attuale, dati anche i rincari che, per esempio, il costo dell’energia elettrica ha subìto in questo periodo.

Perché, quindi, conviene puntare sulle Comunità energetiche rinnovabili?

  • Indipendenza energetica
  • Sostenibilità ambientale
  • Lotta alla povertà energetica
  • Abbattimento dei costi di produzione

La lotta alla povertà energetica, in particolare, è uno degli obiettivi che si è posta l’Europa in merito alla transizione energetica.

Tesla Powerwall 2: contro la povertà energetica in Scozia

Infatti, installando un impianto fotovoltaico e condividendo l’energia prodotta con i membri di una comunità più o meno estesa, anche chi non può permettersi il fotovoltaico potrà utilizzare l’energia solare per alimentare le proprie utenze, rendendo tutto il sistema più efficiente.

Che sia un condominio, un’azienda o il tetto di un edificio della pubblica amministrazione, entrare a far parte di una comunità energetica è conveniente permetterà anche di essere più sostenibili.

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