Autoconsumo e fotovoltaico: cos’è e perché è importante conoscerlo

Muovere i primi passi verso la produzione di energia green e pulita, passa anche per la consapevolezza di come funziona il concetto di autoconsumo e fotovoltaico.

Cosa significa autoconsumo? E il fotovoltaico come può garantirlo?

In questo articolo andremo ad approfondire questo aspetto, andando a toccare anche il concetto di indipendenza energetica.

Procediamo con ordine

Cosa vuol dire autoconsumo?

Si intende autoconsumo quel processo per cui, tramite l’utilizzo in questo caso di un impianto fotovoltaico, si produce energia elettrica che andrà poi a essere utilizzata in loco, andando così a coprire il proprio fabbisogno energetico, sia esso di un’abitazione o un’azienda.

In questo modo, si andrà a raggiungere l’indipendenza energetica, riducendo il ricorso alla rete elettrica nazionale.

Il fotovoltaico, quindi, è la tecnologia che, in questo momento, permette sia ai privati che alle imprese di autoprodurre energia pulita in modo facile e veloce.

Esistono due tipi di autoconsumo, che si differenziano in base al momento in cui avvengono.

Infatti, troviamo:

  • Autoconsumo istantaneo
  • Autoconsumo differito

Nell’autoconsumo istantaneo, l’energia elettrica prodotta viene consumata subito. Un impianto fotovoltaico correttamente dimensionato garantisce un autoconsumo istantaneo di circa il 20/30%.

È altresì vero che, per usufruire dell’energia del sole durante le ore diurne, è necessario adottare delle abitudini di consumo diverse, tra cui, per esempio, azionare gli elettrodomestici durante il giorno.

Nell’autoconsumo differito, d’altro canto, l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici viene stoccata in apposite batterie d’accumulo e utilizzata durante le ore serali, per coprire anche il fabbisogno di questa fascia oraria in cui, solitamente, vi sono più consumi.

Quindi, l’autoconsumo differito è più completo ed è quello che si avvicina all’obiettivo dell’indipendenza energetica.

Autoconsumo e condivisione dell’energia

L’autoconsumo può essere raggiunto da un singolo individuo, come nel caso delle abitazioni singole, ma è possibile anche condividere l’energia?

Esistono due tipologie di autoconsumo che sfruttano proprio anche il concetto di condivisione dell’energia e vengono definiti:

  • Autoconsumo collettivo
  • Autoconsumo diffuso

Nell’autoconsumo collettivo, l’energia elettrica prodotta viene condivisa tra più persone, le quali la consumano istantaneamente. È proprio, per esempio, di condomini e centri commerciali, in cui un singolo edificio presenta molteplici utenze.

Nell’autoconsumo diffuso, invece, gruppi di utenti formano una persona giuridica, che può essere composta da PMI, scuole, edifici pubblici, privati o persone fisiche, i quali spontaneamente decidono di produrre e condividere l’energia e le utenze possono trovarsi in edifici diversi.

Quest’ultimo è il caso delle Comunità Energetiche.

Comunità energetiche rinnovabili: cosa sono e perché sono il futuro

I vantaggi dell’autoconsumo

Decidere di autoprodurre energia può portare a numerosi vantaggi, sotto qualsiasi punto di vista.

Alcuni di essi sono:

  • Riduzione dell’impatto ambientale
  • Risparmio economico
  • Sostenibilità

Installare un impianto fotovoltaico ridurrà l’impatto ambientale degli edifici.

Infatti, case e industrie sono molto energivori e sono uno dei maggiori responsabili dell’inquinamento atmosferico. Decidere di passare all’autoconsumo, sia esso di qualunque tipo, aiuterà l’ambiente e darà una grande spinta alla transizione energetica.

Inoltre, come spiegato in precedenza, l’utilizzo dell’energia pulita prodotta da un impianto fotovoltaico farà risparmiare sui costi in bolletta, in quanto ci si andrà a rifare sempre meno sulla rete elettrica nazionale.

L’autoconsumo è il futuro di come concepiamo l’energia elettrica, la quale deve seguire questi principi per ridurre la povertà energetica e impattare in maniera decisamente minore sull’ambiente.

Il fotovoltaico è la tecnologia giusta per muovere i primi passi verso l’autoconsumo e la transizione energetica.

Il futuro passa dalla transizione energetica

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