Porto Torres: il reddito energetico è diventato realtà

Inaugurato il progetto del Comune sardo e del Gse: 50 cittadini sperimentano il fotovoltaico sociale. Ora si replica in Puglia.
Il primo progetto di reddito energetico italiano è realtà: ha permesso a 50 cittadini di risparmiare fino a 200 euro l’anno. A inaugurarlo è il Comune di Porto Torres, in Sardegna: il sindaco Sean Wheeler, grazie alla collaborazione del Gestore dei Servizi Energetici – GSE, ha deciso di testare un nuovo percorso per ridurre le bollette energetiche dei suoi cittadini.

Il meccanismo alla base del reddito energetico è semplice: l’amministrazione ha investito 250mila l’anno in un fondo rotativo le cui risorse sono state assegnate tramite bando alle famiglie in difficoltà economica per l’acquisto in comodato di impianti fotovoltaici domestici.

In questo modo il progetto ha permesso a circa cinquanta beneficiari di ottenere un sistema fotovoltaico in forma gratuita; l’energia prodotta aiuta le famiglie nel pagamento della bolletta, e quanto non viene consumato è rivenduto alla rete elettrica. Il ricavato è inserito in un fondo comunale che crescerà nel tempo e sarà usato per l’acquisto di nuovi pannelli.

Un sistema perfetto sulla carta che ha dato prova di esserlo anche nella realtà.
L’obiettivo? Da una parte a tutelare l’ambiente e dall’altra a portare avanti un percorso sociale di rilancio economico del territorio. Le stime presentate valutano un risparmio medio a famiglia di circa 150-200 euro sulla bolletta elettrica. L’esperimento sardo non sarà un caso isolato, come chiarisce l’amministratore delegato del GSE, Roberto Moneta: “inizieremo fin da subito replicando il progetto con la Regione Puglia”.

 

 

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