Mobilità elettrica: come scegliere la wall box

Guidare un’auto elettrica o anche ibrida plug-in è una scelta che porta con sé numerosi vantaggi: sia per quanto riguarda i consumi, sia per l’impatto ambientale. Fra i dubbi che sorgono a chi sta valutando l’idea di effettuare un acquisto proprio in ottica di mobilità elettrica, però, ce n’è sicuramente uno legato alla ricarica: troverò sempre una colonnina quando ne ho bisogno?

Per risolvere questo problema e non avere preoccupazioni, la soluzione migliore è avere una stazione di ricarica comodamente a casa propria.

Cos’è una wall box

Le wall box rappresentano la vera innovazione nella svolta ecologica della mobilità elettrica. Si tratta di dispositivi che consentono di ricaricare la batteria dell’auto elettrica a casa: hanno dimensioni più compatte rispetto alle tradizionali colonnine di ricarica e vengono montati direttamente a parete, ottimizzando lo spazio a disposizione.

Le wall box devono essere installate fuori dall’abitazione (in garage, per esempio, o nei pressi del posto auto) e perché possa essere considerato a norma l’impianto deve essere certificato da tecnici abilitati.

Come funziona una wall box

Le wall box trasferiscono in maniera sicura ed efficiente energia e adeguano la potenza della rete elettrica domestica a quella necessitata dalla macchina elettrica che deve essere ricaricata. Per procedere alla ricarica è sufficiente collegare dell’automobile all’impianto tramite il cavo apposito.

La potenza di una wall box varia in base alla configurazione del dispositivo:

  • Fino a 7,5 kW in monofase;
  • Fino a 22 kW in trifase.

È possibile, inoltre, effettuare due ricariche contemporaneamente se si acquista un modello con la funzione Dual.

Wall box: quale scegliere

La scelta delle wall box è complessa, poiché gli aspetti tecnici da valutare sono numerosi, fra cui:

  • Il modello di macchina elettrica da ricaricare;
  • La tipologia di caricatore;
  • La compatibilità della presa: è più saggio decidere il tipo dell’impianto in base alla vettura piuttosto che viceversa, per via delle capacità del caricatore di bordo. Non ha senso, infatti, installare una wall box con una potenza maggiore rispetto a quella del caricatore di bordo: si spenderebbe di più senza avere vantaggi reali;
  • L’impianto domestico, considerando la potenza massima erogata;
  • Le abitudini di mobilità, valutando l’uso reale che si fa della vettura elettrica o ibrida plug-in. Per utilizzi non frequenti e distanze percorse ridotte, infatti, è consigliabile scegliere un impianto a bassa potenza.

Sul mercato oggi ci sono tante proposte adatte a diverse esigenze, poiché ogni auto elettrica è diversa dall’altra.

Ora che hai le idee più chiare su come scegliere una wall box, contatta un esperto Valore Solare per discutere delle tue esigenze e lasciati consigliare.

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