Ogni anno, da 51 anni, l’Earth Day ritorna puntuale dopo l’equinozio di Primavera, a ricordarci che abbiamo un conto in sospeso da pagare. La Giornata mondiale della Terra unisce persone e associazioni a difesa del pianeta, ma la situazione, dura da accettare, è ben illustrata attraverso un esempio.

Se, in una dimensione immaginaria, la terra potesse parlare e decidere per sé, sceglierebbe gli esseri umani come inquilini? Rinnoverebbe il contratto di comodato d’uso gratuito che spesso ignoriamo con fare irriconoscente, o presenterebbe richiesta di risarcimento per i danni subiti dallo sfruttamento aggressivo a cui assiste impotente?

Non ci siamo. Il Giorno che il mondo ha consacrato alla battaglia contro i cambiamenti climatici ci vede ancora lontani dal traguardo “emissioni zero”.

L’Agenzia Internazionale dell’Energia: guardiamoci allo specchio

A rimarcare l’urgenza di un cambio di rotta sono le dichiarazioni del Direttore dell’Agenzia Internazionale dell’Energia Fatih Birol, che in una recentissima intervista al quotidiano The Guardian, proprio in occasione dell’Earth Day, descrive la nostra come una situazione grave, “scioccante e inquietante”, che vede ancora le fonti fossili in testa per investimenti e riconosce all’anno 2021 il primato per emissioni di CO2, con previsioni tutt’altro che rosee.

Come inquilini irrispettosi più volte ammoniti, gli esseri umani sono di fronte al giro di boa per la sopravvivenza del pianeta. Ultima chance di rinnovo del contratto, dentro o fuori, ma fuori significa compromettere l’esistenza e il futuro della specie umana. Sì, perché checché se ne dica, la vita su un altro Pianeta è ancora una bella favola, e il destino di fuggitivi, non è proprio un destino nobile.

Un cambio di rotta nell’uso dell’energia è la strategia per evitare il surriscaldamento globale.

Ciò che maggiormente lascia increduli, è che nonostante il prezzo delle energie rinnovabili sia letteralmente crollato è in atto una ripresa nell’utilizzo del carbone e l’aria di sostenibilità che pervade progetti pubblici e privati, è viziata da  scelte strategiche di economie attraverso l’energia da combustibili fossili a basso costo.

La parentesi infelice dovuta al Lockdown che ha conseguentemente portato ad una forte riduzione di CO2 è stata, per l’appunto, solo una parentesi.

La diagnosi elaborata dagli scienziati sullo stato di salute del pianeta non è un segreto: pochi anni di vita ancora, verso il surriscaldamento globale, a meno che si assista a un radicale cambiamento e una riduzione di emissioni della metà del valore attuale. Ma più che assistere, bisogna agire.

(Per un approfondimento, vedi anche Quale road map seguire per combattere il Climate Change?)

Il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza: speranza dall’UE

La speranza di Birol è una ripresa economica da Covid-19 verde e sostenibile, ma i progetti di costruzione di centrali elettriche a carbone indicano una corrente che trascina verso una direzione opposta.

Al contrario, pochi giorni ancora e il nostro Paese invierà all’UE il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza.

Il documento, oggetto di revisione proprio questa settimana, traccia la road map che l’Italia intende seguire per incentivare la ripresa.

Ecco gli ambiti d’intervento previsti:

  • digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura;
  • rivoluzione verde, transizione ecologica;
  • infrastrutture per la mobilità sostenibile;
  • istruzione e ricerca;
  • inclusione e coesione;
  • salute.

In attesa di conoscere il futuro del Recovery Plan e come i 222 miliardi di euro di fondi disponibili verranno utilizzati, se nel panorama assortito delle detrazioni fiscali per privati e aziende o in altre forme di incentivi a lungo termine, la corrente alla quale vogliamo aggrapparci e dalla quale lasciarci condurre, è quella della rivoluzione energetica: il passaggio all’energia green, quasi fosse una purificazione del nostro stile di vita.

Le energie rinnovabili costano meno e sono pulite. E se anche non costassero meno, valgono la vita del pianeta e una coscienza a posto.

Earth Day, Earth for ever!

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