GSE e scambio sul posto (SSP) sono la soluzione al surplus energetico che non viene utilizzato. Ma andiamo in ordine: cos’è il GSE e cos’è lo SSP?

Il GSE è il Gestore dei Servizi Energetici, società per azioni partecipata completamente dal Ministero dell’Economia. Il GSE promuove un utilizzo razionale dell’energia e lo sviluppo sostenibile. Lo scambio sul posto, invece, è un servizio erogato proprio dal GSE ed è una misura per incentivare la produzione casalinga di energia: si tratta di un meccanismo di rimborso parziale delle bollette elettriche pagate all’operatore.

Con cadenza annuale, il GSE confronta l’energia immessa in rete dall’impianto fotovoltaico e quella, invece, prelevata. Il gestore dell’energia, dopo aver letto il contatore, comunica al GSE i dati relativi all’immissione e al prelievo. Il GSE, poi, si occupa di stimare gli acconti da versare sul conto dell’utente in quanto “Contributi in Conto Scambio”, ma è solo alla fine dell’anno che vengono corrette con un conguaglio tutte le stime. A fine dicembre, poi, il rapporto per l’anno appena trascorso viene saldato.

Scambio sul posto: conviene?

I pannelli e gli impianti fotovoltaici sono in grado di produrre in maniera istantanea quantità di energia che, però, non vengono consumate istantaneamente. In particolare, la produzione diurna supera le reali necessità e ciò comporta l’immissione in rete di un’eccedenza produttiva, che viene contabilizzata da un contatore. Anche se, come vedremo fra poco, il rimborso economico per l’energia immessa è inferiore al valore corrisposto per quella prelevata, l’utente può contare su un conto sempre a credito.

Quando l’utente preleva energia, infatti, paga le classiche bollette. L’impianto dell’utente, tuttavia, immette in rete un surplus di energia che non viene consumato: ecco quando diventa necessario calcolare il rimborso che compensa immissioni e prelievi.

Come si calcola lo scambio sul posto

Se alla fine dell’anno i Kw immessi nella rete sono più di quelli prelevati, il contributo che si riceve sarà una somma di due voci:

  • Il rimborso di ciascun Kw prelevato. Questo valore viene calcolato considerando un prezzo inferiore del 30% rispetto a quello pagato in bolletta dall’utente (poiché le tasse non vengono restituite);
  • Il corrispettivo di vendita per i Kw immessi ma non prelevati. Questo dato viene valorizzato moltiplicando il prezzo al Kw nell’MGP per l’energia immessa.

Come richiedere lo scambio sul posto?

È possibile aderire al servizio di scambio sul posto presentando il Modello Unico al proprio gestore (che si interfaccerà con il GSE), oppure contattando direttamente il GSE dal portale online (entro 60 giorni da quanto l’impianto entra in esercizio).

La condizione necessaria per poter richiedere l’erogazione dello scambio sul posto è, ovviamente, la presenza di impianti per la produzione di energia elettrica e per il consumo.

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