Bonus Investimenti Sud 2019

Si tratta di un’agevolazione fiscale che prevede un credito d’imposta per beni strumentali durevoli utilizzati nel processo di produzione dell’impresa.


A chi spetta?

A soggetti titolari di reddito di impresa che effettuano investimenti in beni strumentali da destinare alle aree produttive con sede in una delle seguenti regioni del Mezzogiorno. Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

I beneficiari saranno quindi le Piccole e Medie imprese, le quali dovranno aver avuto, da parte dell’Agenzia delle Entrate, l’approvazione a poter usufruire del credito d’imposta in questione.


Sono escluse
 dal beneficio le imprese che rientrano nel settore economico incluso nella sezione A della Classificazione Atecoovvero le imprese operanti nel settore dell’agricoltura e della caccia.

Inoltre, come specificato sul sito dell’Agenzia delle Entratel’agevolazione non si applica ai soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, nonché ai settori creditizio, finanziario e assicurativo.

Sono escluse anche le imprese in difficoltà.


Requisiti beni agevolabili:

Beni concessi in comodato d’uso a terzi

Beni strumentali nuovi

Beni ubicati nel solo territorio Italiano

Beni in leasing


Quanto dura?

Applicabile agli investimenti effettuati a partire dal 1° Gennaio 2016 al 31 Dicembre 2019.


A quanto ammonta il credito?

45% per le piccole imprese

35% per le medie imprese

25% per le grandi imprese

L’ Agenzia delle Entrate ha provveduto ad approvare il modello Bonus investimenti Sud 2019 che serve per manifestare la volontà di adesione e fruizione del credito per gli investimenti nel Mezzogiorno. E’ disponibile gratuitamente sul sito dell’Agenzia. Il beneficiario può utilizzare il credito presentando il modello F24 esclusivamente tramite Entratel o Fisconline, a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito d’imposta.

 

 

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