SPECIALE AGRISOLARE: filiere green grazie ai nuovi incentivi – parte 1

Via alle domande per l’ottenimento dei contributi previsti dal bando Parco Agrisolare. Sono 1,5 i miliardi di euro stanziati per la realizzazione di impianti agrivoltaici (o agrisolari).

Pubblicate le modalità di presentazione. Il progetto, a cura del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, interesserà i settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.

Tutto quello che c’è da sapere: platea dei beneficiari e requisiti del bando ma, anche definizione, storia, evoluzione e diffusione della tecnologia, in uno speciale suddiviso in due articoli. 

Ecco l’agrisolare, dalla A alla Z. 

Bando “Parco Agrisolare”: le risorse

Sembra proprio che questo sia l’anno della svolta per la ripresa delle aziende agricole , il 2022.

È in fase di lancio, infatti, Parco Agrisolare, il bando messo a disposizione dopo l’approvazione del decreto “Interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale”, pubblicato in G.U. a fine giugno.

La misura veicolerà corposi aiuti economici per aziende agricole, incluse gli agriturismi, per la diffusione di impianti AGRIVOLTAICI.

Benefici della misura

Quali benefici apporterà l’erogazione del contributo?

Il bando promuove modelli di economia circolare e agricoltura sostenibile, esattamente come la componente omonima che lo ha fortemente voluto.

Nell’ambito della missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, le aziende agricole troveranno, pertanto, la maniera più semplice per cavalcare l’onda della sostenibilità, aumentare la resilienza e abbattere i consumi della propria utenza energetica, rendendosi più efficienti e competitive.

Le risorse, che complessivamente ammontano a 1.500.000.000 di euro, sono state così suddivise:

  • 1,2 miliardi ad interventi nel settore della produzione agricola primaria;
  • 150 milioni di euro alla realizzazione di interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in agricoli;
  • 150 milioni di euro alla realizzazione di interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli.

In cambio, si punta in alto con le aspettative di produzione da fonte energetica rinnovabile:

  • 430, i MW di fotovoltaico in arrivo;
  • energia solare attesa, a partire da 375.000 kWh;
  • 4,3 milioni di mq, la superficie disponibile, recuperata da tetti e serre, che ospiterà i pannelli solari senza consumare terreno fertile.

Il provvedimento arriva in un momento critico dal punto di vista degli approvvigionamenti di energia che, a causa di forti tensioni internazionali, sono a rischio. Assicurarsi la maniera per autoprodurre energia è più che mai saggio.

Progetto ambizioso ma, senza dubbio, proprio per fronteggiare lo scoglio della povertà energetica nel nostro paese, coerente e da molti punti di vista, necessario.

Investimenti agevolati con Parco Agrisolare

Le finalità della misura sono quelle di sostenere investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale. Gli investimenti agevolati riguarderanno l’installazione di pannelli solari fotovoltaici e sistemi di gestione intelligente dei flussi, ma non solo. Andiamo per ordine.

 

Parco Agrisolare: beneficiari del bando

Il bando assicurerà alle regioni del Sud, ovvero Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, il diritto sul 40% delle risorse complessive.

Quella che si preannuncia come la rivoluzione negli incentivi per aziende agricole, interesserà tre categorie di imprese:
  • imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria (coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse);
  • imprese agroindustriali, in possesso di codice ATECO (attiva nella lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli)
  • le cooperative agricole (anche consorzi).

Per molti, ma non per tutti. Sono, infatti, esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, con volume di affari inferiore a € 7.000,00 l’anno.

Naturalmente, i beneficiari dovranno disporre di copertura/terreno adeguato, funzionale all’attività dell’azienda.

 

Parco agrisolare: quali interventi

La misura prevede la presenza tassativa dell’intervento principe o trainante, per utilizzare un termine familiare in materia di incentivi.

L’intervento principale e obbligatorio riguarda l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti di stalle, capannoni, serre esistenti (senza necessità di accatastamento), e fabbricati strumentali all’attività agricola dell’azienda.

Le componenti principali dell’impianto dovranno essere nuove.

Gli impianti potranno essere di potenza di picco compresa tra 6 kWp e 500 kWp ed essere realizzati dopo la presentazione della domanda, garantendone la realizzazione, il collaudo e la rendicontazione entro il 30 giugno 2026.

Sarà possibile, inoltre, realizzare facoltativamente altri interventi di riqualificazione con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica delle strutture:

  • rimozione e smaltimento dell’amianto e eternit dai tetti;
  • realizzazione dell’isolamento termico dei tetti;
  • realizzazione di un sistema di aerazione, ad esempio un’intercapedine d’aria, sulla stessa copertura.

Inoltre, spazio all’indipendenza energetica e alla mobilità sostenibile.

Gli interventi potranno infatti riguardare anche l’installazione di sistemi di accumulo di energia, in abbinamento al fotovoltaico, e di colonnine di ricarica elettrica per autoveicoli e per i mezzi agricoli.

Lo stesso beneficiario potrà presentare più proposte, anche per diversi siti produttivi, parte della stessa azienda.

 

 

Requisiti del progetto

L’installazione degli impianti fotovoltaici verrà finanziata alle seguenti condizioni:

  • l’energia prodotta dovrà soddisfare esclusivamente il fabbisogno energetico dell’impresa;
  • il potenziale di produzione di energia fotovoltaica non dovrà superare il consumo medio annuo di energia elettrica dell’azienda agricola, incluso quello familiare.
  • lo svolgimento delle attività agricole su tutta l’area occupata dall’impianto, nel caso di serre fotovoltaiche, non dovrà essere compromesso dalla presenza dell’impianto.

Parco agrisolare: le spese agevolate

La spesa massima ammissibile per ogni proposta è di euro 750.000,00 e complessivamente, tutte le proposte presentate dallo stesso beneficiario dovranno rientrare nel limite di un milione di euro.

In cosa consiste l’agevolazione:

  • contributo del 50% a fondo perduto per le Regioni del SUD (aziende agricole e di trasformazione);
  • contributo del 40% a fondo perduto per le altre regioni (aziende agricole e di trasformazione)
  • contributo del 30% a fondo perduto  (aziende di trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli)

È prevista una maggiorazione del contributo a fondo perduto del 20% per:

  • giovani agricoltori;
  • agricoltori in start-up da meno di 5 anni dalla data della domanda di aiuto;
  • investimenti collettivi, come impianti di magazzinaggio utilizzati da un gruppo di agricoltori o impianti di condizionamento dei prodotti agricoli per la vendita;
  • investimenti in zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici ai sensi dell’articolo 32 del regolamento (UE) n. 1305/2013;
  • piccole imprese;

Prevista, invece, una maggiorazione del 10% per le medie imprese. Attraverso la sottoscrizione di una apposita polizza fidejussoria a garanzia, sarà anche possibile ottenere un anticipo del 30% del contributo riconosciuto.

I costi di connessione alla rete elettrica nazionale rientrano nelle spese agevolate  e la vendita di energia elettrica in rete sarà consentita, limitatamente all’autoconsumo annuale.

Limiti di spesa

Il contributo verrà riconosciuto sulla base dei seguenti parametri di spesa ammissibile:

Fotovoltaico: limite massimo di euro 1.500,00/Kwp

Fotovoltaico abbinato a sistema di accumulo: limite massimo di euro 2.500,00/Kwp. In ogni caso, il contributo per i sistemi di accumulo non andrà oltre i 50 mila euro.

Wallbox: 1.500 euro per installazione di dispositivi con potenza max di 22 kW.

Stazioni di ricarica: 4.000 euro per installazione di dispositivi con potenza max di 22 kW; da 250,00 €/kW a 15.000 € per l’installazione di dispositivi con potenza complessiva superiore ai 22 kW.

Rimozione e smaltimento dell’amianto, realizzazione o miglioramento dell’isolamento termico, coibentazione dei tetti e/o di realizzazione di intercapedini: limite massimo ammissibile di euro 700,00/KWp.

 

Spese non agevolate

La presentazione del bando susciterà inevitabilmente alcune domande sull’estensione della misura. Ad esempio, quali spese non rientrano nell’agevolazione?

Ecco un elenco di costi esclusi:

  • servizi di consulenza continuativi o periodici o connessi alla consulenza fiscale, alla consulenza legale o alla pubblicità o prestazioni gestionali;
  • acquisto di beni usati e/o in formula leasing;
  • acquisto di beni e prestazioni non connessi all’intervento di efficienza energetica o all’installazione dell’impianto per la produzione da fonti rinnovabili;
  • sistemi di accumulo per impianti fotovoltaici già esistenti;
  • pagamenti a favore di soggetti privi di partita IVA;
  • acquisto e modifica di mezzi di trasporto;
  • pagamenti effettuati cumulativamente, in contanti e in compensazione

Parco agrisolare: come accedere agli incentivi

Il Regolamento Operativo del bando, con tutte le istruzioni, è disponibile da qualche giorno sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e su quello del Gestore dei Servizi Energetici (GSE S.P.A.)

Le domande di adesione potranno essere presentate dalle ore 12:00 del 27 settembre fino alle ore 12:00 del 27 ottobre 2022.

Imprenditori agricoli: non c’è da perdere tempo.

Le agevolazioni verranno assegnate mediante procedura a sportello e il bando terminerà una volta esaurite le risorse disponibili.

Le domande verranno accolte in ordine cronologico.

 

Una misura per fronteggiare la crisi climatica…

L’agrivoltaico è un sistema nato nel rispetto dell’ambiente. Per mantenere la sua efficacia, è fondamentale analizzare eventuali rischi climatici e prevenirli.

L’ottenimento degli incentivi presuppone che i sistemi agrivoltaici vengano verificati con documentazione, anche fotografica, e monitorati nel tempo.

Nell’era della digitalizzazione, anche il settore agricolo potrà distinguersi con sistemi di gestione all’avanguardia e di precisione.

…e per favorire la ripresa del settore agroindustriale

Il settore agricolo interagisce con tutti gli altri settori ma, trattandosi di attività primaria, solitamente è correlato a bassi redditi.

Le ragioni di questo fenomeno sono molteplici ed hanno a che fare perlopiù con i costi di gestione di un’impresa agricola.

Uno di questi è, senza dubbio, il costo dell’energia elettrica. In un’azienda di questo tipo, la spesa per l’approvvigionamento energetico rappresenta il 20-30% dei costi variabili.

Un incentivo mirato a favorire il risparmio energetico delle imprese agricole può favorire la loro prosperità.

Il bando Parco Agrisolare offrirà l’occasione per promuovere la tecnologia agrivoltaica, che diversificando la produzione, integra quella agricola con quella energetica.

La diffusione degli impianti agrivoltaici favorirà aziende agricole prospere ed efficienti, innovative e soprattutto, sostenibili.

È proprio la sostenibilità, la forza motrice che ha portato alla nascita del sistema agrisolare. Un sistema basato su una tecnologia testata universalmente come quella del fotovoltaico.

In cosa consiste, quando è nato e quali effetti ha sulla produttività del terreno? si adatta ad ogni tipo di coltura? e quanto è diffuso nel nostro paese?

La seconda parte dello speciale, che Valore Solare ha dedicato all’argomento AGRISOLARE, risponderà a tutte queste domande.

Clicca qui, per leggerla.

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